Acquista un laboratorio di sperimentazione animale con oltre 200 cani e gatti per trasformarlo in un santuario

Straordinario risultato di Beagle Freedom Project. L'associazione ha rilevato un laboratorio di ricerca e tutte le sue ex cavie. Diventerà un santuario e un centro di recupero, dove nessun animale dovrà mai più conoscere la sofferenza

Il Beagle Freedom Project ha fatto ancora una volta la differenza. L’associazione americana, che si occupa di riscattare e far adottare gli animali usati nei test di ricerca, ha dato nuova vita a un centro di sperimentazione animale dell’Oklahoma, trasformandolo radicalmente.

Da laboratorio per allevare cavie da sottoporre a dolori esperimenti a santuario per animali; da sfruttamento e sofferenza a libertà per oltre 200 tra cani di razza beagle e gatti. Così ha cambiato faccia la struttura e l’attività del laboratorio è stata fermata per sempre.

Tutto è iniziato qualche anno fa quando Shannon Keith, avvocato che ha fondato il Beagle Freedom Project, ha ricevuto una risposta da un ricercatore dell’Oklahoma. Testava sostanze tossiche su cani e gatti per formulare trattamenti per infestazioni da pulci e zecche negli animali domestici.

A fine test, gli animali venivano periodicamente soppressi. Nel corso del tempo, il ricercatore è stato assalito da dubbi e sensi di colpa e ha deciso di tenere in vita il più possibile le sue cavie. Molti dei beagle venivano custoditi all’aperto in un terreno, tra recinti, una minima protezione e niente più.

Altri, assieme ai gatti, in gabbie fredde al coperto. Lo si vede bene dalle riprese realizzate dall’associazione, che danno una lontana idea di quanta paura e rassegnazione quegli animali abbiano provato sulla loro pelle.

Malgrado un passato atroce fatto di crudeltà, quei cani e quei gatti chiedevano solo di essere amati. Grazie a un accordo firmato tra Beagle Freedom Project e il ricercatore, l’intera struttura è stata rilevata dallo staff e con la proprietà anche tutti gli animali.

I volontari hanno portato via i cani e i gatti dal laboratorio e li hanno affidati temporaneamente a rifugi e privati che si sono fatti avanti per accoglierli. Tutte le gabbie sono state svuotate. 8 dei 180 beagle salvati hanno già trovato una famiglia adottiva.

Altri sono in attesa di raggiungere la loro casa per la vita, ma aspetteranno in un ambiente sereno, circondati dal calore, dall’affetto e dal buon cibo. I lavori procedono intanto nel vecchio laboratorio, che si chiamerà d’ora in poi Freedom Fields, letteralmente “campi della libertà”.

Ci sono tantissimi interventi in programma. Per realizzarli l’associazione ha chiesto il supporto di tutti i suoi follower. Vi è bisogno di donazioni, adozioni e volontari che possano prendersi cura delle ex cavie per riabilitarli.

La volontà di fare tutto questo non manca affatto e i lavori procedono spediti. Beagle Freedom Project ha accettato la sfida, rendendo possibile l’impossibile. Il prossimo passo è inaugurare il santuario e continuare a salvare cani, gatti e altri animali. Manca sempre meno all’apertura di Freedom Fields.

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Fonte: Beagle Freedom Project/Facebook

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