Acquario citato in giudizio dopo che una lontra gigante ha ferito una bambina di due anni

Una lontra gigante dell'acquario ha aggredito una bambina di due anni ed è il secondo incidente in meno di un anno.

Il Dallas World Aquarium sembra avere qualche problema nella gestione delle lontre giganti detenute nella sua struttura. Questa settimana, infatti, l’acquario è stato citato in giudizio per la seconda volta in meno di un anno, dopo che una lontra gigante ha ferito una bambina di due anni, pochi mesi in seguito a un altra denuncia per un attacco sempre ai danni di un bambino.

La bambina ha visitato l’acquario a settembre del 2019 e, mentre si trovava sulle spalle del padre, è stata aggredita alla mano dalla lontra che ha superato la barriera in plexiglass a protezione dei visitatori.

Soccorsa immediatamente e operata alla mano, la bambina ha subito cicatrici permanenti a causa del morso e oggi la sua famiglia ha chiesto all’acquario un risarcimento di un milione di euro.

L’incidente ricorda quello di un bambino di 18 mesi avvenuto in circostanze simili nel 2021 e si aggiunge ai numerosi episodi registrati negli ultimi anni.

I responsabili dell’acquario hanno assicurato di aver invitato i visitatori a non avvicinarsi alle vasche, anche grazie a cartelli che avvisavano del pericolo, mentre le famiglie delle vittime sostengono non fosse presente nessun avviso.

A prescindere dalla presenza o meno di cartelli e avvisi, bisogna tenere conto che negli acquari e negli zoo gli animali vivono in cattività e che le condizioni in cui vengono tenuti molto spesso rappresentano causa di forte stress. Questo può portare gli animali a mostrare aggressività nonostante si tratti di esemplari ormai abituati, loro malgrado, alla presenza dell’uomo.

Far visitare acquari e zoo a bambini e ragazzi può sembrare divertente, quando in realtà educa i più piccoli a considerare normale che degli animali stiano chiusi in vasche e gabbie per farsi ammirare. In alcuni casi poi, l’esperienza può purtroppo rivelarsi drammatica a causa di piccole distrazioni o negligenza del personale, portando a incidenti anche gravi.

A farne le spese sono in primo luogo i bambini, ma anche gli animali, che spesso vengono ritenuti responsabili e puniti per  gesti che non avrebbero mai compiuto se non si fossero trovati chiusi dietro un muro di plexiglass sotto lo sguardo di decine di persone.

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Fonte di riferimento: NBC

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