Accordo storico! In Spagna sarà proibita la caccia al lupo

Il lupo iberico è entrato nell'elenco delle specie selvatiche da tutelare. Si tratta di un'ottima notizia che implicherà il divieto della caccia ai lupi su tutto il territorio della Spagna, pratica molto diffusa soprattutto nelle comunità autonome spagnole.

Svolta storica per i lupi della Spagna, che da ieri sono entrati nell’elenco delle specie selvatiche da tutelare. Si tratta di un grande passo avanti che porterà al divieto della caccia al lupo su tutto il territorio nazionale, pratica molto diffusa soprattutto nelle comunità autonome spagnole a nord del fiume Duero.

Finalmente, dopo anni di mobilitazioni di associazioni ambientaliste e animaliste, in Spagna è stato avviato l’iter per la ottenere la protezione del lupo iberico e di conseguenza lo stop alla caccia di questa specie. La proposta era stata presentata dal Ministero per la transizione ecologica e la sfida demografica. L’accordo è stato approvato con 9 voti a favore, 8 contrari e 3 astenuti.

L’importante traguardo è stata accolto con grande entusiasmo in particolare da Ecologistas en Acción, la confederazione di oltre 300 gruppi ambientalisti che aspettavano da tempo questo momento.

Come sottolineato dall’ONG spagnola, il lupo è una specie preziosa negli ecosistemi ed è necessario tutelarlo per non impoverire la biodiversità iberica. A partire dagli anni ’70, quando il lupo iberico era vicino all’estinzione, diverse organizzazioni hanno chiesto la protezione di questa specie continuamente minacciata dai cacciatori.

Anche il Wwf España, che da mesi sta portando avanti la battaglia “Yo defiendo al lobo” ha espresso grande soddisfazione per la proibizione della caccia al lupo:

“Si tratta di una decisione storica perché ci permetterà di lasciarci alle spalle un modello basato sulla persecuzione della specie, che privilegia gli interessi di determinati settori, che ha chiaramente ignorato l’ecosistema e i benefici socio-economici che il lupo porta alla società e che ha dimostrato la sua inefficacia, poiché non è stato in grado di ridurre i conflitti sociali associati ai danni al bestiame. Per anni il lupo è stato il capro espiatorio di tutti i problemi dell’allevamento estensivo, nonostante i problemi di questo importante settore si trovino nella stessa PAC, o in altri aspetti strutturali come il mancato riconoscimento nei prezzi di mercato o nell’elevata burocrazia.”

L’opposizione delle comunità autonome spagnole

Tuttavia, il divieto di caccia al lupo non è stato accolto con altrettanto entusiasmo in alcune aree della Spagna, dove vive oltre il 90% dei branchi di lupi. A votare contro il provvedimento sono state le comunità autonome di Castiglia e Leon, Galizia, Asturie, Cantabria, Andalusia, Madrid, Regione di Murcia e Paesi Baschi. Tali comunità, insieme ad alcune organizzazioni agricole e zootecniche, si sono fortemente alla decisione e questo potrà portare a non pochi problemi nel Paese, visto che la decisione presa al momento non è vincolante.

Diverse associazioni animaliste temono quindi che la caccia ai lupi possa proseguire in queste aree della Spagna. Per questo la confederazione Ecologistas en Acción ha lanciato un appello, esortando le comunità a nord del Duero “a smettere di uccidere i lupi fin da oggi, di non perseguire la loro caccia illegale e a collaborare con allevatrici e allevatori nel promuovere la convivenza tra lupo e bestiame, aiutandoli a evitare oppure ridurre gli attacchi dei lupi al bestiame attraverso l’uso di cani mastino, una maggiore sorveglianza del bestiame, la raccolta notturna del bestiame, il coordinamento del parto e molte altre pratiche che molti allevatori eseguono con successo”.

Fonte: El País/La Vanguardia/Ecologistas en Acción

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