In Italia l'emergenza abbandoni non vede mai una fine e lo confermano i dati: oltre il 20% gli animali abbandonati con motivazioni conosciutissime. Bisogna fare qualcosa urgentemente, per questo l'associazione Enpa ha lanciato la campagna "Basta scuse"
È estate e uno dei periodi più critici dell’anno per gli animali è iniziato. Le segnalazioni di cani vaganti sul territorio, legati al guardrail sotto il sole cocente, ma anche gatti consegnati ai rifugi o sfrattati di casa sono già tantissime. È una vera e propria emergenza, dal Nord al Sud Italia con un tasso di abbandoni che nel 2022 è risultato superiore del 20% ai dati del 2021.
Le associazioni animaliste lanciano l’allarme: canili e gattili sono stracolmi e le adozioni sono diminuite mediamente del -10%. Sono invece sempre di più le coppie o i singoli cittadini – il 75% – che cercano unicamente cuccioli. Passa però un attimo da quando il cucciolo adottato in canile, o comprato peggio ancora, finisce per strada o alla prima struttura disposta ad accoglierlo.
Lo sa bene l’Enpa, Ente Nazionale Protezione Animali, che nel 2022 si è presa cura di 139.471 animali, accogliendone 51.707 nelle sue strutture e accudendone 47.822 sul territorio. Le motivazioni sono sempre le stesse: mancanza di tempo, impossibilità nel mantenere l’animale, incompatibilità con familiari e/o altri animali, avvenimenti incalcolabili che fanno sì che per il cane o il gatto non ci sia più posto.
I volontari conoscono a memoria queste giustificazione ed è per questo l’associazione ha lanciato la campagna “Basta scuse” per smuovere le coscienze.
Con la diminuzione delle adozioni – afferma Carla Rocchi, Presidente nazionale Enpa – e l’aumento degli abbandoni e delle cessioni, è quanto mai fondamentale sensibilizzare le persone in vista delle vacanze estive. Per la nostra campagna abbiamo scelto il tema “Basta scuse” proprio perché osserviamo che la cessione degli animali, nuova frontiera degli abbandoni legalizzati, gira spesso attorno agli stessi argomenti, spesso mere scuse. “
L’iniziativa vuole sensibilizzare le persone sul tema adozione e informare consapevolmente chi intende accogliere un amico a quattro zampe su cosa questa scelta comporti in termini di impegno e responsabilità. Mantenere un animale in buona salute costa circa 120 euro mensilmente, come ribadisce l’Enpa, e costa tempo per le passeggiate come per l’educazione.
Attraverso questa campagna l’associazione si augura anche che il messaggio venga recepito da tutti i destinatari e non solo dalle famiglie italiane. Se è vero che il fattore economico incide terribilmente sulle cessioni di proprietà, è anche vero che non vi sono aiuti sufficienti da parte dello Stato per aiutare chi ha un animale o più di uno.
Una proposta avanzata già da tempo dall’Enpa è la riduzione dell’aliquota IVA al 10% per il pet food, i prodotti per la cura del cane e spese veterinarie.
Cosa aspetta il Governo italiano ad introdurre la riduzione dell’Iva al 10% per le spese di cibo e prestazioni veterinarie? Bisogna aiutare subito le famiglie – conclude Rocchi – non c’è tempo da perdere”
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Fonte: Enpa
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