Avvistate 3 orche nello Stretto di Messina, forse sono le stesse di Genova: potrebbero essersi perse

Avvistate 3 orche nello Stretto di Messina, probabilmente sono le stesse avvistate a Genova ai primi di dicembre e potrebbero essersi perse.

Tempo fa tre orche erano state avvistate a Genova, evento rarissimo nei nostri mari, e oggi il video di un pescatore sportivo, Simone Vartuli, ne mostra altrettante nello Stretto di Messina.

Il filmato è stato pubblicato su facebook dall’associazione Marecamp, che specifica che una delle 3 orche è un maschio adulto in probabile attività di alimentazione, e che è molto probabile che si tratti delle stesse orche islandesi avvistate a Genova:

“Pur non avendo immagini ad alta risoluzione per poter confrontare al meglio le pinne dorsali degli animali, è molto probabile che si tratti delle stesse orche islandesi (Orca Guardians Iceland) che per giorni hanno sostato davanti #Genova (Tethys Research Institute, Menkab: il respiro del mare).”

Se fossero le stesse, secondo quanto riporta il Tethys Research Institute, avrebbero percorso oltre 5500 km, e sarebbero il “primo riscontro in assoluto di orche che migrano tra Islanda e Italia”.

Nel frattempo Marecamp Onlus sta monitorando le acque per verificare se siano ancora nei dintorni e confermare la loro identità, per capire cosa le ha portate fino ai nostri mari:

“Confermare che si tratti delle stesse orche di Genova, aggiungerebbe un importante tassello per comprendere le motivazioni che hanno spinto fin qui questa specie tanto rara per il #Mediterraneo e accertarsi se stanno facendo finalmente rotta verso Gibilterra o meno.”

Marecamp chiede a tutti i naviganti di rispettare il codice di buona condotta per l’osservazione dei cetacei e di chiamare il numero 1530 in caso di avvistamenti, senza avvicinarsi agli animali.

Secondo il Tethys Research Institute le orche, da quando sono in Italia, avrebbero percorso 800 chilometri in una settimana.

L’avvistamento, pur essendo spettacolare, è un po’ problematico perché lo stretto di Messina è molto trafficato e c’è il pericolo di collisioni, e la loro presenza in loco potrebbe anche indicare che si sono perse. La speranza, come ha sottolineato Clara Monaco, biologa marina dell’associazione Marecamp Onlus, era che andassero verso Gibilterra per tornare in Islanda, evitando un mare come questo, che non conoscono. Ci auguriamo che riescano a sopravvivere e a prendere la direzione giusta.

Ti potrebbe interessare anche:

Photo Credit: Facebook

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Instagram