Volontario antincendio e barracello arrestati dopo essere stati ripresi ad appiccare il fuoco nelle campagne sarde

Arrestati due volontari che in Sardegna dovevano difendere il territorio dagli incendi ed invece erano proprio loro ad appiccarli.

In estate è tristemente noto il fenomeno degli incendi che, spesso di natura dolosa, volontari di diverse associazioni e vigili del fuoco sono chiamati ad arginare. In Sardegna però, proprio 2 persone che avrebbero dovuto tutelare il territorio, sono state riprese ad appiccare il fuoco e per questo arrestate.

Dovranno rispondere dell’accusa di incendio boschivo doloso due volontari di Villamar: Efisio Perria, 62 anni barracello (esponente della polizia della Regione Autonoma della Sardegna) e Filippo Sanna, di 56, volontario dell’associazione di Protezione Civile. I due sono stati ripresi in un video proprio mentre lanciavano dal finestrino di un’auto una miccia incendiaria.

A causa loro ben 20 ettari di terreno (coltivato a grano e pronto per essere mietuto) sono bruciati a giugno. Un episodio gravissimo verificatosi proprio nella zona in cui i due operavano contro gli incendi.

Il Corpo Forestale ha fatto sapere che le indagini continuano e stanno cercando di far luce anche su altri incendi che si sono verificati nella zona. Il motivo per cui i due volontari avrebbero provocato l’incendio, fanno sapere gli investigatori:

“è complesso e si può rinvenire in connessione al perseguimento d’ingiusti benefici legati alle attività di protezione civile e di barracellato”

Ora i due uomini, attualmente agli arresti domiciliari, rischiano una condanna fino a 10 anni di reclusione.

Naturalmente il Corpo Forestale ci tiene a precisare che:

“Questo grave episodio non può macchiare l’operato di tante persone che offrono la propria esperienza e il proprio tempo per proteggere il territorio e la popolazione, anche a rischio della propria incolumità”.

Fonti: Unione SardaAnsa

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