Vittoria per gli indigeni incontattati in Indonesia, la raffineria sull’isola Halmahera non si farà più!

Il colosso chimico tedesco BASF si è ritirato da un progetto di svariati miliardi di dollari ideato per raffinare nichel nell’isola indonesiana di Halmahera. Una piccola vittoria per gli Hongana Manyawa incontattati, messi a grave rischio di sterminio dalle attività estrattive

È notizia di soli pochi mesi fa che la compagnia chimica tedesca BASF stesse pianificando di collaborare con Eramet alla costruzione di una raffineria sull’isola indonesiana Halmahera. Ma ora pare ritirarsi.

Il progetto – da 2,6 miliardi di dollari e ideato per raffinare nichel e cobalto estratti dalla Weda Bay Nickel (WBN) – minacciava di distruggere la foresta di centinaia di indigeni Hongana Manyawa incontattati che vivono nell’area.

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La decisione del gigante chimico di ritirarsi arriva dopo la campagna di Survival International da cui è emerso che gran parte dell’area in cui opera la WBN (di cui la francese Eramet è comproprietaria) è territorio degli Hongana Manyawa incontattati, messi a grave rischio di sterminio dalle attività estrattive.

Un video recente mostra una famiglia di Hongana Manyawa arrivare in un accampamento di minatori per chiedere cibo: a causa della distruzione della loro foresta, infatti, stanno perdendo i loro mezzi di sostentamento. Le immagini hanno indotto persino il Presidente del Senato indonesiano a intervenire per chiedere la protezione della terra della tribù.

Sebbene il progetto della raffineria sia stato abbandonato, al momento la Weda Bay Nickel – la più grande miniera di nichel al mondo – continua a operare e il nichel estratto è destinato alle batterie delle auto elettriche.

Tesla ha da tempo stretto accordi per miliardi di dollari con fornitori indonesiani di nichel e cobalto e ha recentemente annunciato di stare studiando “la necessità di stabilire una zona interdetta alle attività minerarie (no-go zone)” per proteggere i popoli incontattati.

Intanto, il ritiro di BASF significa che, almeno loro, non saranno complici della distruzione degli Hongana Manyawa. Ma moltre altre compagnie, però, continuano a devastare la foresta.

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