Vittoria contro i reati ambientali! Finalmente l’ecocidio sta per diventare un reato penale nell’Ue

Dopo il voto favorevole unanime della commissione giuridica, il Parlamento europeo ha annunciato di sostenere l'inclusione dell'ecocidio nella direttiva rivista sui reati ambientali nell'Ue. Potrebbe dunque a breve diventare perseguibile come reato penale in tutti gli Stati membri

I crimini ambientali sono quanto di più grave si possa commettere, perché a pagarne le spese siamo tutti noi oltre che il nostro Pianeta, già gravemente “provato” dalla presenza umana che l’ha portato al punto in cui ci troviamo oggi, ovvero in piena crisi climatica.

Finalmente, però, sembra che il Parlamento europeo abbia preso una posizione importante: quella di riconoscere e inserire a tutti gli effetti l’ecocidio (ovvero i reati ambientali più gravi) nella legislazione dell’Ue. Questo potrebbe a breve essere incluso nella direttiva rivista sui reati ambientali e di fatto diventare perseguibile ai sensi del diritto comunitario.

Il Parlamento europeo l’ha annunciato recentemente, accogliendo con favore la decisione di avviare negoziati interistituzionali sulla revisione della direttiva Ue sui crimini ambientali, proprio con il mandato specifico di includere l’ecocidio nella nuova legislazione come reato penale.

La decisione fa seguito ad un importante voto della commissione giuridica (JURI) di marzo, quando con 22 voti favorevoli i membri hanno accettato all’unanimità di aggiungere nuovi reati all’elenco dei reati ambientali punibili a livello europeo, chiedendo anche sanzioni più severe per i trasgressori.

Cosa si intende esattamente per ecocidio

La relazione della Commissione europea menziona esplicitamente il reato di ecocidio, definendone meglio i contorni:

Quando un reato ambientale provoca danni gravi e diffusi, o gravi e di lunga durata, o gravi e irreversibili alla qualità dell’aria, alla qualità del suolo o alla qualità delle acque, o alla biodiversità, ai servizi e alle funzioni degli ecosistemi, o agli animali o alle piante, tale reato dovrebbe essere considerato un reato di particolare gravità, e come tale sanzionato in conformità con gli ordinamenti giuridici degli Stati membri, in materia di ecocidio, per il quale le Nazioni Unite stanno attualmente lavorando a una definizione internazionale ufficiale.

Quale esempio concreto? Ricadrebbero in questa definizione gli sversamenti di petrolio in mare, o di prodotti chimici sulla terra, la deforestazione per fare spazio alle piantagioni di palma da olio, pratiche come la pesca a strascico e altro.

Il testo utilizza un linguaggio molto vicino a quello della definizione internazionale di ecocidio del giugno 2021, proposta dall’Independent Expert Panel (IEP) convocato dalla Stop Ecocide Foundation.

E adesso cosa succede?

Come ricorda Stop Ecocide international, che da anni si batte affinché i gravi reati ambientali siano trattati come tali, la proposta entra ora in una fase finale per il riconoscimento definitivo.

La decisione in merito all’inserimento dell’ecocidio nel diritto europeo sarà presa in accordo dal Consiglio europeo e dalla Commissione europea sulla posizione proposta dal Parlamento. Nei prossimi mesi, i rappresentanti di ciascuna delle tre istituzioni si impegneranno in un processo di consultazione noto come negoziato “trilogo” .

La decisione sarebbe davvero una svolta storica e, dato che uno degli emendamenti impone agli Stati membri di garantire che i crimini più gravi siano sanzionati nei loro ordinamenti giuridici, ciò costringerebbe tutti i Paesi dell’Ue a recepire il nuovo reato nella loro legislazione nazionale. E le pene potrebbero essere davvero molto severe: da pesanti multe fino al carcere.

Come ha dichiarato Jojo Mehta, direttore esecutivo di Stop Ecocide International:

È tempestivo e del tutto appropriato che il Parlamento europeo sostenga l’inclusione dei crimini a livello di ecocidio nella direttiva rivista sulla protezione dell’ambiente attraverso il diritto penale; ci congratuliamo con il Parlamento per la sua approvazione e crediamo che questo passo possa segnare una svolta storica nel nostro rapporto con il pianeta. Il Parlamento europeo ha oggi dimostrato leadership, lungimiranza e, in effetti, solidarietà con le numerose nazioni e comunità vulnerabili che subiscono gli effetti dell’ecocidio. Confidiamo che tutte le agenzie dell’Ue riconosceranno questo testo per il dono che è e lo accoglieranno nel diritto dell’Ue.

Un primo ma decisivo passo verso il rinconoscimento mondiale del reato di ecocidio (così come da tempo già dovrebbe essere) che potrebbe portare a farlo diventare un reato penale di livello internazionale, più facilmente e severamente perseguibile.

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Fonti: European Parliament / Stop Ecocide international

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