In questa città chi lancia in aria i palloncini ora rischia multe fino a 500 euro

Anche nella città di Monza scatta il divieto di utilizzare palloncini in gomma da lanciare in aria: è quanto stabilisce un’ordinanza del Sindaco per evitare la dispersione di plastiche nell’ambiente. Resta comunque la possibilità di utilizzo nei casi in cui siano assicurati al suolo e non rischino di volare via

Da Olbia a Trento passando per Monza: anche nella città lombarda si dice ai palloncini lanciati in aria, che “inquinano l’ambiente e mettono a rischio gli animali“. A deciderlo è l’amministrazione comunale con un’ordinanza, secondo cui i trasgressori rischiano multe tra i 25 e i 500 euro.

L’Amministrazione ha compiuto questa scelta – si legge nella nota – richiamando non solo le leggi europee e costituzionali in tema di tutela ambientale, ma anche il patto di collaborazione siglato con l’Associazione Plastic Free nell’ottica di ridurre il più possibile l’impiego di materiali plastici non indispensabili.

Infatti, i frammenti di palloncini abbandonati non fanno che inquinare l’ambiente e spesso vengono ingeriti da diverse specie di animali, causandone anche la morte.

Spetta ora alla Polizia Locale e alle Guardie Ecologiche Volontarie verificare che il divieto venga rispettato: chi lo infrangerà dovrà pagare una sanzione amministrativa da 25 a 500 euro.

Il divieto – dice il Sindaco Paolo Pilotto – conferma l’impegno dell’Amministrazione nel tutelare il patrimonio faunistico e ambientale monzese, e non solo monzese. È una questione di responsabilità che non si limita al territorio cittadino, che rappresenta un contributo alla difesa di tutto l’ecosistema. Sono convinto che molti cittadini, che in perfetta buona fede hanno spesso fatto festa in modo semplice e corale con il lancio di palloncini in tante sagre, ricorrenze e celebrazioni, comprenderanno il senso di quest’iniziativa. L’intelligenza di tutti concorrerà a trovare nuove forme di festeggiamento alternative ai lanci.

I Comuni che hanno già vietato il lancio di palloncini

Olbia, come dicevamo, è solo l’ultima di una lunga lista che va da città come Vernole in Salento e Brugherio in Brianza fino alla Provincia Autonoma di Trento.

Recentemente ha imposto il divieto anche Stintino in Sardegna mentre già negli scorsi anni ordinanze simili erano state emanate a Ferrara, Legnago, Termoli, Falciano del Massico (Caserta), Tropea, Sperlonga e tanti altri Comuni.

È già da anni, in realtà, che questo divieto si sta diffondendo un po’ in tutto il mondo, dagli Usa all’Australia. Era ora che la questione venisse finalmente presa in grande considerazione anche nel nostro Paese.

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Fonte: Comune di Monza

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