Gli attivisti del gruppo "Ultima Generazione" hanno preso d'assalto la "Primavera" del Botticelli per provare a salvare le nostre primavere dagli effetti della crisi climatica
Ancora una volta i giovani attivisti per il clima fanno sentire la loro voce potente, di rottura, contro l’inazione climatica. E lo fanno in modo eclatante. Il gruppo di attivisti italiani Ultima Generazione, appendice di Extinction Rebellion nata nel 2020, questa mattina ha messo in scena un’azione estrema per protestare contro la crisi climatica in atto e i passi troppo lenti del Governo verso la tanto agognata transizione ecologica.
Location della dimostrazione, la Galleria degli Uffizi a Firenze – uno dei luoghi più noti al mondo e visitato ogni anno da centinaia di turisti. Dopo essere entrati nel museo pagando un regolare biglietto, tre attivisti del gruppo si sono diretti nella sala della galleria che espone, fra gli altri, anche la celebre “Primavera” del Botticelli.
Lì, si sono letteralmente incollati le mani al vetro speciale che protegge il celebre quadro del maestro del Rinascimento, di fronte allo sguardo e ai telefonini di decine di turisti increduli, e hanno srotolato uno striscione recante la scritta Ultima Generazione NO gas NO carbone.
Siamo ancora in tempo per salvarci, ma il #governo non agirà senza una fortissima spinta popolare. E' il momento di smetterla con i combustibili fossili. Le alternative esistono!
Unitevi alla resistenza civile! pic.twitter.com/Q70V3ZMiRv— Fondo Riparazione | Ultima Generazione (@UltimaGenerazi1) July 22, 2022
Perché la scelta di un quadro come la “Primavera”? Ovviamente il motivo principale è la notorietà della tela, che ha attirato l’attenzione sulla protesta e sul suo messaggio, ma c’è anche una motivazione metaforica più profonda alla base di questa scelta.
La primavera è uno scenario che appartiene ormai a un passato lontano e che non esiste praticamente più per effetto della crisi climatica in atto: incendi, temperature elevatissime, siccità e assenza di piogge rendono la stagione della primavera null’altro che un deserto arido e bollente – nulla a che vedere con il tripudio di fiori e natura incontaminata rappresentato sulla tela da Botticelli.
Il disastro eco-climatico e sociale è ormai dietro l’angolo, denunciano gli attivisti che avvertono: la loro protesta non si ferma – presto torneranno a fare altre dimostrazioni nei grandi musei italiani di Firenze, Venezia, Milano e Roma, affinché i riflettori dei media siano sempre accesi sulla crisi climatica.
Nel frattempo, alla manifestazione odierna è intervenuta la polizia anticrimine, che ha vietato l’accesso ai tre attivisti al territorio comunale di Firenze per un periodo di tre anni. Il dipinto della “primavera” è salvo, protetto dal suo vetro speciale, ma possiamo dire lo stesso delle nostre primavere?
Seguici su Telegram | Instagram | Facebook | TikTok | Youtube
Fonte: Ultima Generazione
Ti consigliamo anche: