Questo splendido ulivo sardo è il terzo nella classifica “Albero europeo dell’anno 2024” (scoprili tutti)

Grande risultato per l’ulivo secolare di Luras, in Sardegna, che è arrivato al terzo posto al premio “Albero europeo dell’anno 2024”. A vincere è stato il maestoso faggio comune che cresce nel giardino botanico dell’Università di Breslavia, in Polonia

L’ulivo secolare di Luras, in Sardegna, è un vero e proprio monumento vivente della natura che merita di essere celebrato e ammirato per la sua maestosità e la sua antica bellezza. Conosciuto come il “Patriarca della natura”, questo magnifico albero si è classificato al terzo posto al concorso “Albero europeo dell’anno 2024”, un riconoscimento prestigioso che evidenzia la sua importanza storica e culturale.

Con una stima di età compresa tra i 3000 ed i 4000 anni, l’ulivo di Luras rappresenta uno degli esemplari più antichi di olivo selvatico non solo in Sardegna, ma in tutta Europa. La sua longevità straordinaria è testimone del passare dei secoli e delle generazioni, incastonato nella terra sarda come un guardiano silenzioso della storia dell’isola.

Situato nel suggestivo paesaggio di Luras, questo albero possiede un’aura di mistero e fascino, avvolto dalle leggende e dalle storie tramandate di generazione in generazione. La sua presenza imponente incarna la forza e la resilienza della natura, resistendo alle intemperie e alle avversità del tempo con una grazia eterea.

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Vittoria per un faggio polacco

A vincere il premio, invece, è stato il maestoso faggio comune che cresce nel giardino botanico dell’Università di Breslavia, in Polonia. Questo straordinario esemplare, noto anche come “The Heart of The Garden”, ha conquistato il primo posto per il terzo anno consecutivo, dimostrando la sua eccezionale bellezza e il legame speciale che ha con la comunità locale con il un tronco insolitamente spesso che si stima abbia circa 200 anni.

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Il concorso, promosso dalla Giant Trees Foundation e realizzato dall’Environmental Partnership Association, ha visto il faggio di Breslavia primeggiare tra migliaia di candidati provenienti da tutta Europa. La cerimonia di premiazione, tenutasi presso il Parlamento europeo il 20 marzo, ha sottolineato l’importanza di questi alberi come simboli della natura e della coesione comunitaria.

Al secondo posto si è classificato il suggestivo faggio piangente di Bayeux, in Normandia, mentre al terzo posto come detto si è piazzato l’ulivo secolare di Luras, in Sardegna. Oltre a questi magnifici esemplari, nella top ten della classifica si è distinto anche il castagnaccio di Wrexham ad Acton Park, nel Regno Unito, con una stima di età che si avvicina ai cinquecento anni.

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La partecipazione di migliaia di persone al processo di votazione online sottolinea l’interesse e l’ammirazione per questi alberi straordinari, che rappresentano non solo la bellezza della natura, ma anche la sua ricchezza storica e culturale.

La loro protezione e conservazione sono essenziali per preservare la ricchezza naturalistica e culturale dell’Europa e per trasmettere questa eredità preziosa alle generazioni future in un mondo in cui la natura è sempre più minacciata dall’urbanizzazione e dall’inquinamento.

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Fonte: Tree of the year

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