Trump ci ripensa ancora: i cambiamenti climatici esistono (ma non è colpa degli Usa)

Cambiamenti climatici, Trump in visita in Inghilterra alla corte del Principe Carlo, ci ripensa ancora e ammette che esistono. Un passaggio importante ma arrivato dopo ben 75 minuti di dibattito col principe Carlo

Cambiamenti climatici, Trump in visita in Inghilterra alla corte del Principe Carlo, ci ripensa ancora e ammette che esistono. Un passaggio importante ma arrivato dopo ben 75 minuti di dibattito con Sua Maestà.

In visita di stato per la prima volta in Gran Bretagna, Trump ha dichiarato mercoledì all’ITV Good Morning Britain che avrebbe dovuto incontrare il principe di Galles per 15 minuti ma la discussione è durata 90 minuti. Oltre un’ora e un quarto in più del previsto, durante la quale Carlo d’Inghilterra ha cercato di convincere Donald Trump dei pericoli del riscaldamento globale e dei rischi per le future generazioni.

Incalzato dal presentatore Piers Morgan di Good Morning Britain che gli ha chiesto cosa ne pensasse dei cambiamenti climatici, Trump ha risposto:

“Credo che ci sia un cambiamento nel clima e penso che cambierà in entrambe le direzioni”.

Pur ammettendone l’esistenza, dunque, il presidente ha ribadito che gli Stati Uniti sono “puliti” accusando gli altri stati della crisi climatica.

“Ho detto, ‘Bene, gli Stati Uniti in questo momento hanno tra i climi più puliti che ci siano, basandosi su tutte le statistiche.’ E stanno anche migliorando”.

Il presidente Usa ha specificato che le colpe adesso ricadono su altri paesi, accusandoli di inquinare l’aria e l’acqua.

“Cina, India, Russia, molte altre nazioni, non hanno un’aria molto buona, acqua non molto buona e tanto inquinamento. Se vai in certe città … non riesci nemmeno a respirare”.

Trump si è detto commosso della passione del principe Carlo per le generazioni future ma dall’altra parte ha respinto il suggerimento che gli Stati Uniti dovrebbero fare di più per contrastare i cambiamenti climatici.

Un’ammissione sterile, se non sarà tradotta da azioni concrete che, a questo punto, sembrano davvero lontane.

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Francesca Mancuso

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