La Guardia di finanza di Pavia e i carabinieri hanno sventato una maxi truffa nel settore delle energie rinnovabili.
Brutta batosta, oggi, per il settore delle energie rinnovabili. La Guardia di finanza di Pavia e i carabinieri hanno infatti sventato una maxi truffa in alcune Regioni del Centro-Nord con tanto di frode allo Stato di oltre 140 milioni di euro di contributi pubblici. Oltre cinquanta le perquisizioni effettuate.
Dalle prime luci di stamattina, le forze dell’ordine stanno eseguendo una serie di misure cautelari personali (6 arresti domiciliari e 5 obblighi di firma) e più di una cinquantina perquisizioni in più parti d’Italia (Trentino-Alto Adige, Lombardia, Piemonte, Liguria, Emila Romagna, Sardegna, Lazio).
(Leggi anche: Come funzionava la truffa delle biomasse che ha frodato lo Stato di 143 milioni di euro)
L’organizzazione ha frodato allo Stato oltre 143 milioni di euro di contributi pubblici. Il blitz è stato compiuto in Trentino-Alto Adige, Lombardia, Piemonte, Liguria, Emilia-Romagna, Sardegna e Lazio.Secondo quanto si apprende, l’operazione che vede impegnati più di 200 militari, con il supporto di unità aeree e di cash dog della Guardia di Finanza, coordinata dal Sostituto Procuratore Paolo Mazza di Pavia.
Una complessa operazione che sta sradicando un’organizzazione criminale che nel corso di diversi anni ha frodato circa 143 milioni di euro di contributi pubblici.
Durante queste ore le fiamme gialle stanno eseguendo perquisizioni, nonché sequestri di rapporti bancari, quote societarie, veicoli, immobili e terreni del valore di diversi milioni di euro in capo agli indagati, accusati dei reati di associazione a delinquere, truffa aggravata ai danni dello Stato, false fatturazioni e responsabilità amministrativa degli enti.
Fonte: AGI
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