“Sono per il no, le trivelle passano per la valutazione di impatto ambientale e io non le firmo”. Rimane fermo sulla sua decisione il ministro dell’Ambiente Sergio Costa che ribadisce la sua opposizione alle trivellazioni nel Mar Ionio.
“Sono per il no, le trivelle passano per la valutazione di impatto ambientale e io non le firmo”. Rimane fermo sulla sua decisione il ministro dell’Ambiente Sergio Costa che ribadisce la sua opposizione alle trivellazioni nel Mar Ionio.
“Da quando sono ministro non ho mai firmato autorizzazioni a trivellare il nostro Paese e i nostri mari e mai lo farò”, aveva giù chiarito Costa il 6 gennaio, dicendo di essere al lavoro per inserire nel decreto Semplificazioni, una norma per lo stop a 40 permessi pendenti.
Adesso durante un evento a Pescara mantiene la linea dura: “Mi sfiduciano come ministro? Torno a fare il generale dei Carabinieri, lo dico con franchezza”.
Parlando della riforma della Commissione Via, il cui parere va sul tavolo politico, Costa dice:
“Sono fermamente contro gli inceneritori. Volerli costruire è ideologia. Non è economico. Questa non è ideologia, ma economia verde, che è più conveniente di quell’altra economia. L’ho chiesto anche a Confindustria: sono rimasti tutti zitti. Non è ideologia essere contro i termovalorizzatori, ma l’esatto contrario”.
Ricordiamo che la vicenda trivelle era esplosa dopo l’annuncio di nuove ricerche autorizzate nel mar Ionio, occasione in cui il governo aveva annunciato un decreto con una moratoria che ad oggi però, non esiste.
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Dominella Trunfio