Vittoria! Obama e Trudeau bloccano le trivellazioni nell’Artico

Obama sfida Trump e decide di vietare le trivellazioni nell’Artico e nell’Atlantico. Lo hanno definito l’ultimo colpo di coda del presidente Usa prima che lo scettro della Casa Bianca passi definitivamente a Donald Trump.

Obama sfida Trump e decide di vietare le trivellazioni nell’Artico e nell’Atlantico. Lo hanno definito l’ultimo colpo di coda del presidente Usa prima che lo scettro della Casa Bianca passi definitivamente a .

Obama e Trudeau, primo ministro del Canada, finalmente si sono impegnati per la protezione dell’Artico e dell’Atlantico dalle trivellazioni.

In gran parte di questi territori saranno vietate ora le attività di ricerca ed estrazione di idrocarburi. Obama è andato anche oltre, escludendo airgun e trivelle da un importante tratto della costa atlantica statunitense: il divieto permanente di trivellazione interessa il 98 per cento delle acque federali dell’Artico, ben oltre 465 mila metri quadrati.

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L’Artico va protetto perché rappresenta un ecosistema unico, ricco di diversità biologica e di importanza fondamentale per la regolazione del clima del Pianeta. Nell’Artico vivono oltre 20 mila specie animali e i ghiacci artici – riflettendo i raggi solari – mitigano gli effetti del riscaldamento globale, come ci ricorda Greenpeace.

Il riscaldamento globale sta portando, purtroppo, allo scioglimento dei ghiacciai e ciò facilita le mire delle imprese petrolifere che vogliono espandere la propria ricerca dell’oro nero in ambienti davvero delicati e già ad alto rischio come l’Artico.

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La decisione di Obama e Trudeau difende sia l’Artico che parte dell’Atlantico, nella speranza di porre un freno alle compagnie petrolifere e alle trivellazioni.

“Con il ritirarsi dei ghiacci, avanzano le pretese delle compagnie petrolifere ma anche dell’industria della pesca che possono finalmente accedere ad aree prima precluse: speriamo che le misure decise da Stati Uniti e Canada siano utili a fermare questo scempio” – commenta Alessandro Giannì, direttore delle campagne di Greenpeace Italia.

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Ora staremo a vedere, secondo Greenpeace, se il Presidente Trump, da sempre dalla parte dei petrolieri, si schiererà anche contro milioni di cittadini di tutto il mondo e contro le comunità indigene dell’Artico statunitense e canadese, che per la loro terra ancestrale, e la nostra Terra, hanno in mente qualcosa di meglio che il catrame e la distruzione promessa dalle trivelle.

Cosa ne pensate di quest’ultima mossa di Obama a favore dell’ambiente? È ormai troppo tardi?

Marta Albè

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