La tribù Chumash è diventata la prima comunità indigena degli Stati Uniti a co-gestire un Santuario Marino Nazionale

La tribù Chumash della California co-gestirà la riserva Chumash Heritage National Marine Sanctuary che protegge fin dal 1969

Dopo un impegno di oltre nove anni, la tribù Chumash della California ha raggiunto un traguardo storico: è diventata la prima comunità indigena degli Stati Uniti continentali a co-gestire un Santuario Marino Nazionale. Questa riserva, chiamata Chumash Heritage National Marine Sanctuary, coprirà 4.543 miglia quadrate di acque costiere e offshore lungo 116 miglia della costa centrale della California.

Si estenderà da Cambria a Santa Barbara, un’area ricca di biodiversità e legata culturalmente alla popolazione Chumash. La tribù ha iniziato la sua campagna per proteggere queste acque fin dal 1969, spingendo per la conservazione dell’ecosistema costiero che ha sostenuto il loro popolo per generazioni.

Coralli, balene, delfini e foreste di alghe marine fanno parte di questo fragile ambiente che ora verrà protetto come parte del sistema dei Santuari Marini Nazionali degli Stati Uniti. Il Chumash Heritage National Marine Sanctuary diventerà il terzo più grande tra questi santuari e sarà gestito in collaborazione con la tribù Chumash per garantire la protezione delle risorse naturali, culturali e storiche presenti nella regione.

Un modo per riconnettersi con le loro radici storiche

Il coinvolgimento della tribù nella co-gestione è stato reso possibile grazie al supporto della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), che ha riconosciuto l’importanza dei legami culturali della popolazione indigena con questa zona. La NOAA ha recentemente completato la dichiarazione finale di impatto ambientale (FEIS) necessaria per la creazione del santuario, e si prevede che la designazione ufficiale avverrà entro poche settimane.

Per i Chumash, questa vittoria rappresenta non solo una protezione ambientale, ma anche un modo per riconnettersi con le loro radici storiche. “Per preservare qualcosa, le persone devono amarlo” ha dichiarato Violet Walker Sage, capo del Northern Chumash Tribal Council, sottolineando come questa opportunità permetterà alla loro comunità di raccontare le proprie storie e proteggere il proprio patrimonio.

Il santuario sarà anche un’importante area di gestione delle risorse marine e costiere, includendo relitti storici, montagne sottomarine e foreste di alghe. I regolamenti proposti prevedono un equilibrio tra la conservazione dell’ecosistema e lo sviluppo dell’energia eolica offshore, escludendo alcune aree specifiche dalla protezione per permettere la costruzione di infrastrutture energetiche.

Un progetto, dunque, che rappresenta una nuova era nella gestione condivisa delle risorse naturali, dimostrando l’importanza di coinvolgere le comunità indigene nella protezione dei territori ancestrali e delle risorse marittime.

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Fonte: National Oceanic and Atmospheric Administration

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