L’altra faccia del Treno Maya: l’hotel che sta per cancellare la riserva naturale Unesco di Calkmul in Messico

L'ecosistema della penisola dello Yucatán è in pericolo. A minacciare i suoi equilibri, oltre che la vita delle comunità native, l'imponente progetto Tren Maya, che prevede la costruzione di una lunga linea ferroviaria e hotel in aree che per secoli sono rimaste incontaminate

La Riserva della Biosfera di Calakmul, in Messico, ospita un’ecosistema ricchissimo e al suo interno si trova uno dei più importanti siti archeologici della civiltà Maya. È un luogo unico da ammirare e preservare che nel 1989 è stato dichiarato anche patrimonio Unesco. Eppure, proprio in questa zona, che rientra nello stato messicano di Campeche, negli ultimi mesi sono arrivati i bulldozzer che stanno seminando devastazione e abbattendo alberi.

Tutto questo per fare spazio a un grande hotel, che sorgerà nella zona cuscinetto attorno alla riserva naturale. E a quanto pare non c’è traccia della dichiarazione sull’impatto ambientale della struttura  da parte del Segretariato per l’ambiente e le risorse naturali. Spaventati delle conseguenze, i residenti locali stanno protestando e si sono rivolti alle autorità per chiedere chiarezza sulla vicenda.

Non c’è modo di parlare con il governo – spiega Ana Esther Ceceña, ricercatrice presso l’Università nazionale autonoma del Messico e direttrice dell’Osservatorio geopolitico latinoamericano. – Molti ricercatori della zona hanno parlato dell’acqua, dei cenotes, della giungla, di tutto. Non riusciamo a trovare un modo per convincerlo d ascoltarci. Una volta costruito un hotel del genere si possono presentare una serie di problemi legati all’acqua, ai rifiuti, al modo in cui viene fornito il cibo. Tutto ciò entrerà nel cuore della riserva.

Purtroppo l’albergo non sarà l’unico ad essere realizzato nella penisola dello Yucatán. È solo uno delle tante opere previste dal maxi piano che prende il nome di Tren Maya, un progetto imponente che metterà a rischio ecosistemi delicatissimi e la sopravvivenza delle comunità di indigeni che vivono sul territorio messicano.

Treno Maya: un progetto pericoloso per l’ambiente e le comunità indigene

A sostenere fortemente l’iniziativa il presidente messicano Andrés Manuel López Obrador, secondo il quale la costruzione di una lunghissima rete ferroviaria e di strutture ricettive e centri commerciali porterà benessere e ricchezza alla popolazione. Secondo le previsioni delle autorità messicane, grazie al treno dei Maya nello Yucatán arriveranno fino a 3 milioni di turisti l’anno, in una zona ancora sconosciuta ai più.

La maxi opera, il cui costo si aggira intorno ai 20 miliardi di euro, consiste nella creazione di una linea ferroviaria lunga 1500 chilometri che attraverserà ben 5 Stati messicani: Campeche, Chiapas, Tabasco, Yucatán e Quintana Roo. Questa infrastruttura potrebbe essere completata entro la fine dell’anno.

Il progetto Tren Maya ha messo in allarme i residenti locali, associazioni ambientaliste e anche esperti. Le zone che attraverserà rappresentano ecosistemi incontaminati, in cui si incontrano i caratteristici cenote (le suggestive grotte contenenti acqua dolce), migliaia di specie vegetali e animali come tucani, giaguari e scimmie.

A subire un impatto pesantissimo sarebbe innanzitutto i delicati equilibri della foresta di Calakmul, un tesoro che andrebbe tutelato a tutti i costi e che adesso rischia di essere seriamente compromesso.

Per Rodrigo A. Medellín, docente presso l’Istituto di Ecologia dell’Università del Messico, non ci sono dubbi. Far passare un treno in quella zona (0ltre che costruire hotel e altre strutture) è una follia. “Finirà per frammentare in modo irreversibile una delle più importanti roccaforti di biodiversità nel Paese” sentenzia l’esperto.

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Fonte: Tren Maya 

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