Tragedia ambientale in Perù: una nuova fuoriuscita di petrolio nel fiume Pastaza lascia 3 comunità indigene senza acqua

Le cause della fuoriuscita di petrolio sono ancora oggetto di indagine, mentre il disastro potrebbe estendersi ad altre comunità e avere effetti dannosi sulla salute della popolazione

Un nuovo disastro ambientale tra i fiumi peruviani e in pochi ne parlano. Solo pochi giorni fa, sul fiume Pastaza, a Iquitos, in Perù al confine con l’Ecuador, sono stati dapprima i cittadini delle comunità indigene circostanti a riferire che il bacino stava subendo una fuoriuscita di petrolio di origine incerta.

A confermalo è stata poi la stessa compagnia statale, la Petroperú, che conferma una rottura nell’oleodotto peruviano settentrionale (ONP), precisamente al chilometro 11 del ramo settentrionale, nel distretto di Pastaza, provincia di Datem del Marañón, nella regione di Loreto.

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La rapida attivazione del piano di emergenza ha permesso di chiudere le valvole e installare barriere di contenimento, evitando che il greggio si espandesse, dicono in un post.

Ma, secondo Amazon Frontlines, la fuoriuscita ha colpito tre comunità indigene Andwa che hanno visto compromesso il loro accesso all’acqua e al cibo.

Tutti gli sversamenti in Perù

Secondo lo studio intitolato “Le ombre degli idrocarburi“, c’è un numero allarmante, quasi 500, di emergenze legate agli sversamenti avvenuti tra il 2021 e il 2023, il che dimostra la continuità di questo problema. Una delle principali cause identificate è la corrosione degli oleodotti e i guasti operativi, che causano il 73% di questi incidenti, evidenziando l’urgente necessità di migliorare le infrastrutture e le operazioni nell’industria petrolifera per prevenire futuri disastri ambientali e di salute pubblica.

Quanto alle compagnie, Pluspetrol si distingue come l’azienda con il maggior numero di sversamenti, per un totale di 394, seguita da Petroperú con 191 e Frontera Energy con 113.

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