Nuove scosse sismiche nei pressi dell'Etna. Fino a questo momento, l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato sette scosse. La prima, di magnitudo 3.1 è avvenuta alle ore 06:06. L'ultimo terremoto, almeno finora, si è verificato alle 6.33
Terremoto in Sicilia. Nuove scosse sismiche nei pressi dell’Etna. Fino a questo momento, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato sette scosse. La prima, di magnitudo 3.1 è avvenuta alle ore 06:06. L’ultimo terremoto, almeno finora, si è verificato alle 6.33.
Non sarebbero stati segnalati danni a persone o cose. Sette dunque sono state le scosse. La prima è stata la più intensa, a 18,5 km di profondità, seguita dalla seconda e dalla terza a distanza di una manciata di minuti l’una dall’altra. Tra i comuni più vicini: Adrano, Belpasso, Biancavilla, Paternò, Santa Maria di Licodia e Ragalna.
L’Etna torna a far parlare di sé dopo la ripresa dell’attività vulcanica, nel corso delle ultime settimane. Lo scorso 26 ottobre, il Nuovo Cratere di Sud-Est (NSEC) del vulcano siciliano ha prodotto un nuovo episodio di fontana di lava, quasi sei mesi dopo l’evento precedente. Spiega l’Ingv che una colonna di gas carica di materiale piroclastico si è alzata diversi chilometri sopra la cima del vulcano, per essere poi spinta dal vento verso sud-ovest, con conseguenti ricadute di cenere e lapilli sui centri abitati nel settore sud-occidentale dell’Etna.
E non è stata l’unica. Altra lava è stata emessa dalla zona fra il vecchio e il nuovo cono del Cratere di Sud-Est, dirigendosi verso sud e distruggendo le baite delle guide a Torre del Filosofo L’eruzione e le emissioni di cenere si sono concluse però il 27 ottobre, quando le reti di monitoraggio della Protezione Civile non hanno registrato alcuna attività esplosiva all’Etna.
Ma le nuove scosse sono in qualche modo la prova che l’Etna potrebbe tornare presto a far parlare di sé.
Francesca Mancuso
Foto: INGV
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