Nuovo violento terremoto in Indonesia. Una scossa di magnitudo 7.3 ha colpito il paese ed è stata avvertita anche nella parte settentrionale dell'Australia.
Nuovo violento terremoto in Indonesia. Una scossa di magnitudo 7.3 ha colpito il paese ed è stata avvertita anche nella parte settentrionale dell’Australia.
Le isole indonesiane sono purtroppo teatro di numerosi terremoti. L’ultimo si è verificato la scorsa notte, alle 4.53 ora italiana al largo di Tanimbar.
Il sisma ha avuto luogo a una profondità di circa 208 chilometri, profondità ritenuta intermedia, per questo ha meno probabilità di essere avvertito rispetto a uno più vicino alla superficie terrestre.
Tuttavia, i residenti nella città australiana di Darwin, uno dei centri più colpiti nonostante i 720 chilometri di distanza, lo hanno avvertito distintamente, anche per diversi minuti. Gli edifici in tutta la città sono stati evacuati.
Il Bureau of Meteorology ha confermato che non c’è stata nessuna allerta tsunami in Australia.
No #tsunami threat to Australia from #earthquake felt in #Darwin (magnitude 7.2 near Banda Sea). See https://t.co/Tynv3ZPROS. pic.twitter.com/SsOgIiJXNZ
— Bureau of Meteorology, Australia (@BOM_au) June 24, 2019
Il terremoto è stato uno dei più violenti dell’ultimo periodo ed era stato anticipato da altre scosse, di minore violenza, di magnitudo 6.1 in Nuova Guinea alle 3.05 ora italiana. Per fortuna in entrambi i casi non ci sono stati feriti né danni, solo tanta paura come raccontano gli abitanti di Darwin.
Kavinda Weerachandra, residente nella città australiana, ha detto:
“Tutto ha iniziato a tremare. Non ci avevo fatto caso ma con il passare dei secondi è diventato più forte, ho sentito sentire la mia casa scricchiolare e scuotere ogni cosa e gli oggetti sulla mia scrivania hanno iniziato a cadere”.
Purtroppo l’Indonesia non è nuova a questo genere di eventi. Essa si trova infatti nel cosiddetto anello del Fuoco, un’area che si estende lungo un arco di 40.000 chilometri dal confine della placca del Pacifico a placche più piccole come quella del Mar delle Filippine, di Cocos e Nazca che costeggiano l’Oceano Pacifico.
Lì ogni anno vengono rilevati circa 500.000 terremoti, 100.000 dei quali possono percepiti dalla popolazione. Ad aprile di quest’anno una scossa di 6.1 aveva fatto temere l’arrivo di uno tsunami. A ottobre del 2018, proprio uno tsunami uccise 300 persone sulle coste affacciate nello stretto della Sonda tra le isole di Giava e Sumatra. L’onda, alta 20 metri, ha spazzato via vite umane, case e hotel.
Trema anche Roma
Ieri sera una scossa di terremoto ha impaurito anche la Capitale. Il sisma, di magnitudo 3.6 ed epicentro a Colonna (23 km da Roma) è stato avvertito distintamente sia in provincia, da Tivoli a Civitavecchia, che a Roma. Per fortuna non ci sono stati danni, ma solo paura.
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Francesca Mancuso