Terremoto Giappone, nucleare: la situazione aggiornata nella centrale di Fukushima

Aumenta di giorno in giorno e in maniera esponenziale il bilancio ufficiale delle vittime del terremoto e del conseguente tsunami che venerdì scorso ha devastato il Giappone. L’ultima comunicazione ufficiale della polizia nipponica resa nota stamattina alle ore 6 parlava di 5.187 morti accertati e 8.606 ad dispersi, ma si tratta anch’esso di un bilancio provvisorio destinato ad aumentare e con molta probabilità a superare le 20mila vittime solo nella regione di Miyagi.

Aumenta di giorno in giorno e in maniera esponenziale il bilancio ufficiale delle vittime del terremoto e del conseguente tsunami che venerdì scorso ha devastato il Giappone. L’ultima comunicazione ufficiale della polizia nipponica resa nota stamattina alle ore 6 parlava di 5.187 morti accertati e 8.606 ad dispersi, ma si tratta anch’esso di un bilancio provvisorio destinato ad aumentare e con molta probabilità a superare le 20mila vittime solo nella regione di Miyagi.

Come pure aumenta la tensione alla centrale di Fukushima dove ormai è una vera e propria corsa contro il tempo per evitare ciò che tutto il mondo teme col fiato sospeso. Sono tornati gli elicotteri a tentare di raffreddare i reattori danneggiati gettando tonnellate di acqua. Fortunamente nelle ultime 24 ore non si sono registrate nuove esplosioni, ma la situazione rimane critica e in continua evoluzione. Nelle ore scorse si era giocata pure la carta dei cannoni ad acqua, ma stando a quanto affermato dalla Tv di Stato giapponese sarebbe fallito il primo tentativo da parte dell’esercito per via delle radiazioni sprigionate all’esterno della centrale definite dall’Ente nucleare USA “potenzialmente letali”.

Un’ora fa due camion speciali dell’esercito giapponesi hanno effettuato un nuovo tentativo e cominciato a gettare acqua sul reattore n°3: cinque camion-cisterna sono, infatti stati inviati sul posto carichi di trenta tonnellate d’acqua per tentare di contribuire al raffreddamento dopo il fallimento delle precedenti operazioni.

L’aggravarsi della situazione emerge anche dall’avviso dell’Ambasciata italiana a Tokio che invita i nostri connazionali al rimpatrio considerata “la crescente situazione di rischio che potrebbe crearsi a Tokyo e nelle prefetture immediatamente a Nord della capitale nonché alla possibile interruzione dell’erogazione dell’energia elettrica anche a Tokyo con conseguenti, importanti disagi”.

Circa la radioattività, le misurazioni “del team italiano effettuate in ambasciata confermano il valore registrato ieri di di 0.04 microsievert/ora”.

Sale vertigionosamente la paura di contaminazione nucleare anche sulla base dei livelli insolitamente elevati di radioattività registrati sui vestiti tre passeggeri giunti dal Giappone nell’aereoporto di Incheon a Seul, di tre volte superiori al tasso considerato normale dall’Agenzia per la sicurezza nucleare sud-coreana.

L’ultimo dato fornito ieri dalle autorità parlava di un massimo di radioattività di 1000 mSv/h ((milli sievert/ora) che si sarebbe ridotto a 400 mSv/h. Ma le prossime 24/48 ore saranno cruciali: come ci tiene a precisare anche Greenpeace in un comunicato dove cerca di fare il punto della situazione, “se gli eroici operatori che lavorano a Fukushima, correndo gravissimi rischi, riusciranno a raffreddare le barre di combustibile, si eviterà la fusione totale dei noccioli dei reattori e i danni alle barre di combustibile esausto stoccato nelle piscine di raffreddamento. Al momento, questa tragica ipotesi non può essere esclusa.

Stato dei reattori

  • N. 1: mancano c.a. 1,8 m d’acqua;
  • N. 2: mancano c.a. 1,4 m d’acqua. Il contenitore del reattore sarebbe danneggiato;
  • N. 3: mancano (ore 3:00) 2 m d’acqua: livello in diminuzione. È confermato il danno al contenitore del reattore. È confermato che il reattore é caricato con MOX e contiene, quindi, Plutonio oltre che Uranio. La piscina con combustibile esausto di questa unità non contiene MOX: le barre sono state parzialmente esposte e gli elicotteri hanno provato a lanciare acqua di mare. Secondo fonti governative il livello dell’acqua deve essere ripristinato in giornata per prevenire la fusione. Si sospettano anche fessurazioni della piscina;
  • N. 4: la piscina con combustibile esausto sarebbe a secco (fonte US NRC), emettendo elevati livelli di radiazione. Praticamente fermata la produzione di vapore (che confermerebbe che l’acqua è quasi finita). Sempre secondo NRC, le barre sarebbero state stoccate a dicembre e sarebbero, quindi, particolarmente “calde”;
  • N. 5: pressione e temperatura della piscina di stoccaggio del combustibile esausto sarebbero in aumento per assenza di refrigerazione;
  • N. 6: non funzionerebbe la refrigerazione della piscina di stoccaggio del combustibile esausto;

Intanto a Tokyo oltre alla paura di contaminazione, si teme la sospensione dell’energia elettrica su larga scala essendo la produzione limitata a causa del blocco delle varie centrali nucleari danneggiate. Il mega black out fa sapere la Tepco potrebbe essere evitato diminuendo collettivamente i consumi che invece, data l’ondata di freddo che sta colpendo in queste ore tutta la zona, stanno aumentando.

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