Solo nelle ultime 72 ore, in Emilia Romagna si sono verificate oltre 400 scosse sismiche
Terremoto in Emilia Romagna – Una cifra spaventosa, senza precedenti. Oltre 400 scosse di terremoto hanno investito in soli 3 giorni il modenese e le province di Ferrara e Mantova ormai allo stremo. I sismi più violenti sono stati ieri sera a Modena. Il primo attorno alle 20.55 con una magnitudo di 3.6 e il secondo alle 21.04 con magnitudo 4.2. Le località prossime all’epicentro sono state Concordia sulla Secchia, San Possidonio e Mirandola.
Il bilancio sembra ormai quello definitivo: 17 morti. Secondo la Protezione civile il numero degli sfollati è giunto ormai a 14mila.
Ma il timore maggiore adesso riguardo un presunto “Big One“, una scossa molto violenta, di cui si era parlato sul web e che era stata classificata dalle autorità emiliane come vero e proprio classificata dalle autorità emiliane come vero e proprio sciacallaggio. La Protezione civile e l’INGV però hanno sottolienato che “lo stato attuale delle conoscenze non consente di stabilire quante scosse e di quale intensità potranno ancora interessare la stessa area“.
La buona notizia è che il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, ha affrontato il problema dell’urgenza di un piano per la sicurezza del territorio: “Dobbiamo avere un Piano nazionale che duri il tempo che serve, quindi 15 anni, è una priorità per il nostro Paese“.
Tutte le aree di accoglienza. Intanto continuano le attività di allestimento delle aree di accoglienza per la popolazione nelle Province di Modena, Ferrara, Bologna, Reggio Emilia e Mantova. Oltre all’Emilia Romagna e alla Lombardia, attualmente, le Regioni e le Province Autonome presenti nelle aree colpite dal terremoto sono 12: Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lazio, Marche, Molise, Piemonte, Toscana, Umbria, Valle d’Aosta, Veneto e Provincia Autonoma di Trento. E sono 37 i campi di accoglienza, di cui 13 in allestimento così suddivise: 5 a Finale Emilia, 5 a San Felice sul Panaro, 6 a Mirandola, 2 a Medolla, 3 a San Possidonio, 1 a Bomporto, 1 a Cavezzo, 1 a Cento, 3 a Novi, 1 a Concordia sulla Secchia, 1 a San Prospero, 1 a Reggiolo, e 1 a Campo Santo. In provincia di Ferrara sono 2 i campi di accoglienza a Sant’Agostino e 2 a Bondeno. In provincia di Bologna vi è un’area a San Giovanni in Persiceto e 1 a Crevalcore. A Reggio Emilia è stata allestita un’area a Reggiolo e in Lombardia, nella Provincia di Mantova sono stati allestiti 2 campi.
Francesca Mancuso