La terra trema, dalla Costa Rica all'Iraq e all'Iran. Nelle ultime ore violenti scosse di terremoto hanno messo in pericolo la vita degli abitanti di questi paesi. Tante le vittime già accertate e numerosi i crolli
La terra trema, dalla Costa Rica all’Iraq e all’Iran. Nelle ultime ore violenti scosse di terremoto hanno messo in pericolo la vita degli abitanti di questi paesi. Tante le vittime già accertate e numerosi i crolli.
Questa notte, alle 3.28 ora italiana una scossa di magnitudo 6.7 ha fatto tremare il Costa Rica. A seguire, altre due scosse, di magnitudo 5.1 e 4.1, tutte con lo stesso epicentro, 16 km a sud di Jacò e a una profondità di 10 km.
Jacó si trova a sud-ovest della capitale del Costa Rica, San Jose, e fa parte della regione di Puntarenas, sulla Costa pacifica. Tre sono al momento le vittime accertate, a causa di attacchi cardiaci, due a Jacó e una a sud di Coronado secondo quanto riferito dalla presidenza del Costa Rica.
Un edificio a Jacó è stato evacuato a causa di danni ma sono state tante le segnalazioni di crolli anche in altre parti del paese. Le scosse sono state avvertite soprattutto nei distretti provinciali di Quepos, Parrita e Garabito, di cui Jacó è capitale.
Il presidente Luis Guillermo Solís ha fatto sapere che non c’è alcun rischio tsunami.
Zona del epicentro del sismo magnitud 6,4. Sistema Nacional de Monitoreo de Tsunamis descarta alerta por tsunami. pic.twitter.com/19ht8IFDCk
— Luis Guillermo Solís (@luisguillermosr) 13 novembre 2017
Situazione decisamente più grave in Medio Oriente, dove ieri alle 19.18 ora italiana una violenta scossa di magnitudo 7.2 ha colpito l’area al confine tra Iraq e Iran. Le vittime accertate sono oltre 300. Il centro più colpito è Sarpol-e Zahab anche se l’epicentro si trova a circa 30 km dalla città irachena di Halabja e a una profondità di 23 km.
La provincia più colpita è stata quella del Kermanshah, dove sono stati annunciati tre giorni di lutto. Più di 236 persone sono morte solo a Sarpol-e Zahab, al confine con l’Iraq.
Farhad Tajari, deputato locale, ha detto che 15 membri della sua famiglia sono stati uccisi e che l’ospedale principale della città è stato gravemente danneggiato.
“Sarpol-e Zahab ha solo un ospedale, che è stato distrutto dal terremoto. Tutti i pazienti e il personale ospedaliero sono rimasti sepolti sotto le macerie”.
Foto: Ingv
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Altro violento sisma anche al largo delle coste giapponesi, per fortuna senza conseguenze visto che si è verificato lontano dalla costa. Il terremoto,di magnitudo 6,1 ha avuto luogo alle 23.24 ora italiana.
Francesca Mancuso