Torna a tremare la terra al confine tra Lazio, Marche e Abruzzo. Un’ennesima scossa di terremoto di magnitudo 4.1 è stata registrata stanotte intorno all’1.34 nella zona di Rieti. L’epicentro del sisma è stato localizzato a pochi chilometri da Accumoli e Amatrice, paesi già distrutti dal terremoto dello scorso 24 agosto.
Torna a tremare la terra al confine tra Lazio, Marche e Abruzzo. Un’ennesima scossa di terremoto di magnitudo 4.1 è stata registrata stanotte intorno all’1.34 nella zona di Rieti. L’epicentro del sisma è stato localizzato a pochi chilometri da Accumoli e Amatrice, paesi già distrutti dal dello scorso 24 agosto.
Una notte di ansia per tutti gli abitanti del Centro Italia, la maggior parte dei quali già sfollati e duramente provati dalla situazione. Alla scossa ne hanno fatto seguito altre, le più forti si sono verificate alle 3.20 e alle 5.30 con magnitudo 3.2 e 3.4 verso Norcia, ma il terremoto è stato avvertito anche nella provincia di Ascoli Piceno.
Secondo i primi dati diffusi dai Vigili del Fuoco non sono stati segnalati danni a persone o cose, resta però tanta paura che la situazione drammatica già vissuta meno di un mese fa, possa riproporsi.
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Proprio in questi giorni il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi aveva annunciato: “Il tempo dell’emergenza è alle spalle. Ora iniziamo una nuova fase, siamo pronti a partire con lo smontaggio delle tendopoli”. E proprio per questo weekend è previsto il ritorno ad una semi normalità.
“D’accordo con le istituzioni regionali daremo avvio alle operazioni per consentire in tempi ragionevoli il rientro dei cittadini di Amatrice in edifici più consoni. Abbiamo le liste di chi ha scelto il contributo per la sistemazione autonoma, quelle di chi potrà rientrare nella prima casa perché agibile, quelle di chi ha messo a disposizione la propria seconda casa per chi non ha più un tetto e l’elenco di quanti preferiscono gli alberghi. Dal prossimo weekend iniziamo a costruire la nuova Amatrice”, aggiunge Pirozzi.
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Qualche barlume di speranza si era già intravisto con la solidarietà dimostrata da tutti gli italiani che hanno inviato fondi e beni di prima necessità per sostenere le popolazioni colpite dal terremoto, vi avevamo poi parlato della nuova e colorata scuola di Amatrice, la ricostruzione di un luogo che faccia sentire i bambini più sereni.
Adesso, dopo l’ennesima scossa si rimette tutto in gioco.
Dominella Trunfio