Esattamente 22 anni fa un altro tsunami sconvolse la Papua Nuova Guinea, provocando migliaia di vittime. E oggi una nuova scossa di magnitudo 7
Un violentissimo terremoto si è abbattuto nelle ultime ore nella Papua Nuova Guinea. La scossa di magnitudo 6.9 è stata così forte da costringere le autorità locali a diramare un’allerta tsunami. Ma per fortuna, proprio in questi minuti è arrivata la conferma della revoca dell’allerta.
Mentre in Italia è il Friuli a tremare con una scossa di magnitudo 4.2, dall’altra parte del mondo la paura è ancora maggiore. La scorsa notte un sisma di magnitudo 6.9 (7 per l’Ingv) ha colpito la costa orientale della Papua Nuova Guinea, provocando un allarme tsunami per le aree costiere entro 300 chilometri.
Il sisma è stato localizzato dall’Us Geological Survey a 80 km di profondità alle 12:50 ora locale, 4.50 ora italiana, casualmente lo stesso orario in cui si è verificato il terremoto del Friuli la scorsa notte.
Al momento non è chiaro se ci siano danno o feriti o peggio ancora vittime. Il Pacific Tsunami Warning Center ha detto che le popolazioni nelle vicine aree costiere dovrebbero essere in allerta per possibili ondate pericolose ma l’allerta è stata revocata:
Tsunami Info Stmt: M7.3 Eastern New Guinea Reg., P.N.G. 1950PDT Jul 16: Tsunami NOT expected; CA,OR,WA,BC,and AK
— NWS Tsunami Alerts (@NWS_NTWC) July 17, 2020
Prelim M6.9 Earthquake eastern New Guinea region, Papua New Guinea Jul-17 02:50 UTC, updates https://t.co/W1auhhMOjL
— USGS Earthquakes (@USGS_Quakes) July 17, 2020
Il 17 luglio 1998 un altro terremoto in Papua Nuova Guinea uccise migliaia di persone. In particolare, lo tsunami innescato dal sisma sottomarino distrusse 10 villaggi uccidendo circa 2mila persone persone e lasciandone altre 2.000 disperse e moltissime senza tetto.
Allora, l’evento si verificò su una faglia vicino alla regione della costa nord della Papua Nuova Guinea non molto lontano da quello di oggi, nei pressi di Aitape. Si verificò una grande frana sottomarina che diede origine a uno tsunami che si abbattè sulla costa, uccidendo tra almeno 2.183 e 2.700 persone.
Da allora, lo tsunami ha sensibilizzato sempre di più gli scienziati sulla possibilità che piccoli terremoti possano scatenare grandi tsunami, se in grado di generare frane sottomarine. È ormai riconosciuto che tali eventi possono essere molto pericolosi.
Una data terribile per gli abitanti della Papua Nuova Guinea e ci auguriamo che quanto accaduto 22 anni fa non si ripeta mai più.
Fonti di riferimento: Agence France-Press, INGV, Tsunami Warnign Center,
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