Francesca Mancuso Sassi di ghiaccio che piovono dal cielo finendo in mare. Uno scenario apocalittico che sembra far riferimento a paesaggi artici. In realtà è successo a Napoli, dove lo scorso sabato si è abbattuta una tempesta di grandine che ha creato non pochi disagi in città
Sassi di ghiaccio che piovono dal cielo finendo in mare. Uno scenario apocalittico che sembra far riferimento a paesaggi artici. In realtà è successo a Napoli e dintorni, dove lo scorso sabato si è abbattuta una tempesta di grandine che ha creato non pochi disagi in città.
Quello che a prima vista sembrava un comune temporale si è rivelato una vera e propria pioggia di “sassi” ghiacciati larghi anche 8 centimetri.
La grandinata ha investito il Golfo di Napoli attorno all’ora di pranzo. Il cielo nero aveva già lasciato intuire l’arrivo della pioggia ma non ci si aspettava un evento così violento. Ferito anche un bambino, colpito da una sfera mentre si trovava in macchina con i genitori.
Il fenomeno è stato filmato anche da un gruppo di pescatori in mare e il video è davvero spettacolare anche se per certi aspetti inquietante. La grandine ha bucato anche parte della struttura in legno della barca, come raccontano i protagonisti del filmato:
Altro che chicchi. Anche sulla terraferma non è andata meglio. Il video che segue mostra un automobilista in mezzo alla tempesta. Il ghiaccio caduto dal cielo ha distrutto il parabrezza dell’auto, come mostra il video che segue:
In un’intervista al Mattino, Luca Mercalli ha spiegato che un evento di questo tipo non è mai successo in Italia:
“Grandinate di questa portata si sono avute negli Stati Uniti e in alcune aree dell’Asia. In India in particolare”.
Mercalli ha fatto anche riferimento al caldo record di quest’estate: “È cambiata la temperatura. Fa un caldo mai visto prima. Questa è la terza estate più calda nella storia in Italia. Preceduta da quella del 2003 e del 2012. Ma anche l’inverno e l’autunno degli ultimi anni risentono dell’aumento del riscaldamento globale”.
Eventi estremi. Solo una rarità o dovremmo cominciare ad abituarci all’idea?
Francesca Mancuso
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