Secondo le prime stime, il popolo svizzero si è espresso con il 58,7% a favore della legge che intende proteggere il clima.
Oggi, domenica 18 giugno, il popolo svizzero si è recato alle urne per esprimersi sulla nuova legge sul clima che prevede l’azzeramento delle emissioni nette di gas serra entro il 2050.
Approvata dal Parlamento nel settembre 2022, questa legge intende accelerare la transizione ecologica verso le energie rinnovabili, ma non è vista di buon occhio dal principale partito svizzero, l’Unione democratica di centro (UDC, destra sovranista).
Se gli altri partiti sostengono che sia fondamentale per conseguire un maggiore indipendenza energetica e liberarsi dai combustibili fossili, non è dello stesso parere l’UDC.
Ecco perché si è deciso di andare alle urne facendo decidere direttamente al popolo che, stando alle stime dell’istituto di ricerca gfs.bern, si è espresso con il 58,7% a favore della legge.
Pierre-André Page, consigliere nazionale friburghese, contrariato per i primi risultati delle votazioni, ha affermato in un’intervista a RTS che questa legge causerà gravi problemi di approvvigionamento, dato che il paese dovrà affidarsi soprattutto sull’energia elettrica.
Il paese evidentemente la pensa in modo diverso, dimostrandosi favorevole alla protezione del clima!
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FONTI: swissinfo
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