Lo sversamento, avvenuto a seguito di una frana, ha contaminato il cuore di un'area protetta della foresta amazzonica ecuadoriana
Una frana, avvenuta lo scorso venerdì a seguito delle forti piogge, ha aperto una falla in uno degli oleodotti più importanti dell’Ecuador (gestito dalla società OCP Ecuador), situato all’interno di un’area protetta della foresta amazzonica: lo sversamento ha provocato la contaminazione dei corsi d’acqua del territorio della riserva naturale per un’estensione di cinque acri, privando gli indigeni dell’accesso all’acqua potabile e minacciando la sopravvivenza di moltissimi animali selvatici che vivono nell’area protetta.
Lo sversamento è durato fino a sabato, quando la società proprietaria dell’oleodotto ha interrotto il flusso di greggio all’interno delle tubature danneggiate. In un primo momento, OCP Ecuador aveva sostenuto di essere riuscita a contenere la perdita di carburante senza conseguenze per l’ambiente, ma le immagini scioccanti raccolte dall’organizzazione indigena CONFENIAE e diffuse sui social denunciano che la contaminazione è avvenuta e ha avuto conseguenze devastanti.
La afectación del derrame petrolero llega a la comunidad Kichwa de Panduyaku en la provincia de Sucumbíos; comuneros solicitan prevenir a las comunidades de la cuenca baja y atención inmediata de las autoridades pic.twitter.com/rROIk6bhDH
— CONFENIAE (@confeniae1) January 29, 2022
Secondo le associazioni ambientaliste e a tutela della popolazione locale, sono migliaia i litri di greggio sversati nel fiume Coca e nei corsi d’acqua limitrofi, che le correnti hanno contribuito a distribuire ulteriormente. La comunità indigena maggiormente danneggiata dal disastro ambientale è quella di Kichwa di Panduyaku (nella provincia di Sucumbíos).
Neanche l’evidenza lampante dei video amatoriali ha portato la compagnia proprietaria dell’oleodotto ad ammettere le proprie colpe: in un comunicato stampa diffuso lunedì, il presidente esecutivo di OCP Ecuador parla ancora di danni minimi che sono stati già risolti. E purtroppo non si tratta del primo disastro ambientale avvenuto nell’area protetta in conseguenza della presenza dell’oleodotto: già nell’aprile del 2020 vi fu l’esplosione di alcune tubature che provocarono un grave sversamento di greggio nel fiume Coca.
I leader delle comunità locali chiedono al governo nazionale interventi tempestivi per arginare i danni dello sversamento, mentre le autorità hanno dichiarato l’avvio di un’indagine e di un’azione legale contro OCP Ecuador in conseguenza del disastro. Il Ministro dell’Ambiente ecuadoriano ha annunciato la messa in pratica di misure di bonifica straordinarie per restituire il prima possibile l’acqua potabile agli abitanti e alla fauna selvatica.
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