Il video shock che mostra fanghi fognari sversati e interrati a Magomadas in Sardegna

Fanghi fognari sversati e interrati in piena campagna in Sardegna. Il tutto è stato documentato e girato in un video da Mauro Pili.

Fanghi fognari che arrivano da tutta Italia sversati e interrati in piena campagna. Il tutto è documentato in un video girato da Mauro Pili, responsabile di Unidos ed ex presidente della Regione, che denuncia quello che sta succedendo nella piana di Magomadas, in Sardegna, dove da mesi la popolazione è soffocata dai miasmi in seguito all’intensificarsi di uno strano via vai di camion blindati provenienti dai porti di Olbia e Cagliari.

Secondo l’attivista conterrebbero rifiuti nauseabondi che andrebbero smaltiti a norma di legge in impianti certificati e non interrati e sversati nel terreno. Pili, già conosciuto per la denuncia nei mesi scorsi di un traffico di rifiuti via mare dalla Terra dei Fuochi a Olbia, gira un video che fa rabbrividire.

“Sono fanghi che arrivano da altre regioni italiane, principalmente da Puglia e Campania. La Sardegna è entrata a pieno titolo nel circuito dello smaltimento illegale dei rifiuti”, attacca.

Pili dopo aver raccolto alcune dei denunci dei cittadini, si è spinto fino a Magomadas per capire se la situazione fosse quella descritta.

“Ci stanno avvelenando, scavano in mezzo alle campagne e interrano fanghi neri, il paese è irrespirabile! Molto spesso dietro questi messaggi c’è esasperazione ma anche esagerazione. Alla fine decido di allungare lo sguardo e l’olfatto”, scrive Pini sul suo sitoweb.

E quando l’attivista arriva nella campagna, ecco cosa succede.

“Il tanfo è talmente invasivo che la gente cammina per strada con il naso coperto, con il bavero o la mano per proteggere la respirazione, un povero cristo corre con la mascherina sul viso.Non riesco a capire da dove arrivi cotanto fetore. È solo in quel momento che mi accorgo, sul ciglio della strada d’ingresso, di una stradina rattoppata che s’innesta verso una sorta di accampamento con un movimento mezzi non normale in un paesino di vini eccelsi, turismo estivo e murales!”.

Così Pili filma il presunto inquinamento ambientale che si consuma nel cuore della Planargia.

“Il tutto nel silenzio della politica e delle istituzioni che addirittura nel 2017 hanno autorizzato proprio a Magomadas l’installazione di un impianto per lo smaltimento di rifiuti speciali per ben 80mila tonnellate di fanghi da esiccare: un quantitativo superiore a quello che l’intera Sardegna produce”.

Dopo le accuse di Pili, la GECO, la società che si occupa dello smaltimento dei rifiuti è intervenuta con una lunga, chiarendo la propria posizione.

“Noi non smaltiamo rifiuti. Noi li RECUPERIAMO: solo ed esclusivamente fanghi di depuratori, totalmente inoffensivi. Sapete che fino a poco tempo fa la normativa prevedeva che potessero essere sversati direttamente in agricoltura? Sapete che in Sardegna lo si fa ancora oggi? Fortunatamente la normativa di riferimento sta diventando sempre più stringente, prevedendo che diventi obbligatorio il trattamento e il recupero dei fanghi prima di un loro qualsiasi utilizzo”.

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