Studio rivela quali sono i 6 cambiamenti chiave nello stile di vita per rallentare davvero la crisi climatica

Secondo un nuovo studio ciascuno di noi potrebbe contribuire a rallentare i cambiamenti climatici con sei accorgimenti

Dopo la pubblicazione dell’ultima valutazione del IPCC, il rapporto sull’andamento della crisi climatica e le ripercussioni di questa sul mondo, una presa di posizione di governi e istituzioni è più urgente che mai dato che il cambiamento climatico avanza senza conoscere soste. Ma se la responsabilità del collasso del nostro ecosistema è della scellerata attività umana dei paesi e delle loro multinazionali, nel nostro piccolo anche ciascuno di noi può dare il proprio contributo per rallentare la crisi climatica. Come? Cambiando il nostro stile di vita e mettendo in atto sei accorgimenti che, se tutti lo facessero, potrebbero davvero salvare in parte il Pianeta.

A rivelarlo sono i ricercatori della University of Leeds che, assieme agli esperti di Arup e della campagna C40, hanno formulato sei punti chiave che sono stati proposti con il lancio di The JUMP, il movimento che invita chiunque a “fare questo salto” verso il cambiamento, attuando questi punti:

  1. segui una dieta prevalentemente vegetale, evitando gli sprechi;
  2. acquista non più di 3 capi nuovi di abbigliamento all’anno;
  3. utilizza i prodotti elettronici per almeno 7 anni prima di cambiarli;
  4. non prendere più di un volo a corto raggio in tre anni e un volo a lungo raggio in otto;
  5. sbarazzati dei veicoli a motore o tiene il tuo il più a lungo possibile;
  6. dai una spinta al sistema scegliendo banche etiche, energia pulita e manifestando pacificamente per il cambiamento.

Secondo i ricercatori mettere in pratica questi sei punti contribuirebbe a ridurre di un quarto le emissioni necessarie per mantenere il riscaldamento globale a 1,5°C.

Questo pone fine una volta per tutte alla questione sul se i cittadini possano avere un ruolo nella protezione del nostro Pianeta. Non c’è più tempo per aspettare che qualcuno agisca, abbiamo bisogno dell’azione di tutti, ora. Ogni individuo e ogni comunità può fare una enorme differenza”

ha detto Tom Bailey, il co-fondatore della campagna The JUMP che invita tutti a provare per uno, tre e sei mesi questi accorgimenti, fornendo sul sito tanti consigli per chiunque voglia provarci. Molto dipende chiaramente dal tenore e dalle abitudini di vita degli interessati, dal luogo in cui risiedono in cui i mezzi di trasporto potrebbero essere più accessibili o meno o potrebbero non esserci ad esempio piste ciclabili per preferire biciclette alle auto.

Fare un tentativo, per quanto piccolo possa essere, è comunque un buon inizio.

Fonte: The JUMP

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