Succo di barbabietola e di verdure per sciogliere il ghiaccio, più spazzaneve intelligenti. Quali saranno le alternative green per sostituire il sale industriale e le altre sostanze di sintesi utilizzate per il controllo del ghiaccio su strade e autostrade in inverno?
Succo di barbabietola e di verdure per sciogliere il ghiaccio sulle strade, abbinati a spazzaneve intelligenti. Quali saranno le alternative green per sostituire il sale industriale e le altre sostanze di sintesi utilizzate per il controllo del ghiaccio su strade e autostrade in inverno?
La risposta arriva dalla Washington State University. Secondo Xianming Shi, professore associato di ingegneria civile e ambientale, siamo ormai dipendenti dal sale antigelo, così comodo ed economico, nello stesso modo in cui lo siamo dal petrolio da almeno 50 anni.
Ma quest’anno tra gli Stati del Nord, con riferimento agli Usa, il sale antigelo scarseggia e in alcune regioni i prezzi sono aumentati dal 10% fino al 30% rispetto allo scorso anno. Inoltre, sono nate preoccupazioni a livello pubblico sull’impatto ambientale del sale antigelo e sulle conseguenze del suo impiego per le generazioni future.
Nel 2013, la US Environmental Protection Agency ha riportato livelli allarmanti di sodio nelle acque sotterranee lungo la costa orientale. Una volta che il sale supera il limite di legge, potrebbero esservi rischi per la salute e per la potabilità dell’acqua.
Shi lavora anche per il Center for Transportation Environmentally Sustainable. È l’unico centro negli Stati Uniti a studiare gli effetti del clima freddo sull’ambiente, dal controllo del ghiaccio ai problemi con i passaggi della fauna selvatica.
Gli Stati Uniti spendono 2,3 miliardi di dollari ogni anno per rimuovere la neve e il ghiaccio dalle autostrade, più altri 5 miliardi per ridurre i costi associati al processo. Senza contare i costi per la città e la manutenzione delle strade rurali, ha sottolineato Shi.
I costi nascosti comprendono gli impatti a lungo termine di sale, sabbia e sostanze di sintesi sull’ambiente naturale e sulle infrastrutture stradali. Il 99% del sale antigelo rimane nell’ambiente. Non si degrada. Per l’esperto si tratta di una situazione spaventosa.
Le nuove ricerche hanno portato ad alcuni progressi e alla valutazione di nuove tecnologie sostenibili, come lo spazzaneve intelligente, dotato di speciali sensori per misurare la temperatura del marciapiede, la presenza di ghiaccio e di residui di sale antigelo, che sta inquinando la vegetazione e le acque sotterranee.
Ora la chimica verde punta sul succo di barbabietola e sul succo di pomodoro come alternative al sale antigelo. Saranno meno corrosivi per veicoli, parapetti, ponti in acciaio e pavimentazione in calcestruzzo, come ha spiegato l’esperto, che ha utilizzato anche gli scarti di orzo delle distillerie di vodka.
Per non parlare della possibilità di creare un asfalto più resistente da cui sia più semplice rimuovere neve e ghiaccio. L’idea consiste nel realizzare una barriera superficiale, un rivestimento in grado di ridurre il bisogno di sale antigelo. L’applicazione delle nuove soluzioni ecologiche, nel prossimo futuro, potrebbe riguardare non solo le autostrada, ma anche marciapiedi, parapetti e altre strutture.
Marta Albè
Fonte foto: wsu.edu
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