Su un noto sito di aste immobiliari è comparso un annuncio di vendita relativo a una delle quattro isole dell'arcipelago dello Stagnone
Su un noto sito di aste immobiliari è comparso un annuncio di vendita relativo a una delle quattro isole dell’arcipelago dello Stagnone
Di fronte alle coste di Marsala, in Sicilia, si estende un piccolo arcipelago composto da quattro isole – detto Lo Stagnone – che rappresenta un gioiello dal punto di vista paesaggistico a naturalistico: gli isolotti racchiudono flora e fauna tipiche della macchia mediterranea insieme a piccoli agglomerati di case degli antichi pescatori siciliani, in quella che potrebbe essere l’ambientazione ideale per i racconti veristi di Verga.
Ma una grave minaccia incombe su questo paradiso, perfetto incontro di natura e insediamento umano – che è anche area protetta. Buona parte di una delle quattro isole dello Stagnone, l’Isola Grande (detta anche La Lunga per la sua forma) è stata messa in vendita sul noto sito di aste immobiliari Sotheby’s: 88 dei 120 ettari, che ospitano un ecosistema di animali e flora da proteggere e tutelare, sono ora alla mercé di imprenditori immobiliari che certamente non avranno a cuore la difesa dell’ambiente. La trattativa per la vendita è al momento riservata, ma il prezzo di partenza non sarà inferiore ai 10 milioni di euro.
Solo lo scorso giugno già alcuni ettari dell’isola erano stati venduti a un imprenditore sorrentino, che frutterà l’appezzamento per le proprie vacanze estive. I curatori della nuova asta assicurano che l’isola, facente parte della riserva naturale dello Stagnone di Marsala, sarà tutelata dalla speculazione edilizia, come sarà evitata la costruzione di hotel di lusso e resort: il territorio della Lunga beneficerà l’investimento immobiliare, poiché i finanziamenti potranno essere utilizzati per progetti di riqualificazione del territorio e dei ruderi abbandonati.
Ma l’associazione ambientalista Legambiente non si arrende alla messa in vendita dell’isola e denuncia la pessima gestione del territorio naturale da parte dell’amministrazione comunale, sostenendo la necessità di difendere l’area da speculatori e turismo selvaggio attraverso l’istituzione di un Parco Nazionale (atteso ormai da 14 anni).
Ma che visione si ha oggi in Sicilia delle aree protette? Delle magnifiche cartoline in bella vista, su cui possono affacciarsi, meglio ancora se direttamente standoci dentro, resort a 5 stelle, alberghi e ristoranti. Vale per l’isola di Capo Passero, per la Pillirina a Siracusa, adesso per l’isola Lunga dello Stagnone di Marsala – denuncia Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia. Allo Stagnone non bastava l’invasione senza regole del kitesurf, che ha contribuito al degrado di una delle riserve più importanti e delicate del nostro patrimonio naturalistico, adesso con la vendita di una parte dell’isola Lunga si presenta un’ipotesi di speculazione in netto e chiaro contrasto con le finalità istitutive dell’Area protetta.
QUI è possibile prendere visione dell’annuncio di vendita.
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Fonti: Sotheby’s / Legambiente Sicilia
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