Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha dichiarato di voler rendere anche lo stadio di San Siro un luogo “smoking free in tempi brevi”
Continua la battaglia del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, nei confronti del fumo. Ora il primo cittadino ha dichiarato di voler rendere anche lo stadio di San Siro un luogo “smoking free in tempi non lunghi”.
Milano ha l’ambizioso obiettivo di diventare “smoke free” entro il 2030, ossia vuole estendere il divieto di fumo in strada e all’aperto in tutta la città. Per fare questo, l’amministrazione sta lavorando su una serie di provvedimenti che vietano il fumo di sigaretta in diversi luoghi pubblici.
A marzo il Consiglio comunale voterà il divieto di fumo alla fermata del tram, ma il sindaco sembra non accontentarsi e ha già annunciato la volontà di estendere il divieto anche allo stadio. Non c’è ancora una data ufficiale ma ha parlato di “tempi non lunghi”.
Questo provvedimento, come ha dichiarato il sindaco durante un evento dedicato allo stato dell’arte della riqualificazione degli ex scali ferroviari:
“è una restituzione di diritti a coloro a cui il fumo come minimo dà fastidio, probabilmente fa anche male, e non hanno possibilità di evitarlo”.
Ma si tratta anche di una forma di lotta all’inquinamento atmosferico inserito all’interno del piano aria-clima che comprende diversi altri provvedimenti tra cui la creazione di tetti verdi.
La scelta di vietare il fumo in strada e allo stadio non può che far discutere, sull’argomento è già intervenuto l’assessore all’Ambiente della Lombardia, Raffaele Cattaneo ,che si è mostrato scettico:
“Abbiamo controllato i dati, il fumo sullo smog incide in percentuale solo per l’1,9% del totale. Tutto serve, ma forse è più importante concentrarsi sul 42% dello smog determinato dal riscaldamento civile. Forse ci sono misure strutturali più efficaci e meno immaginifiche che però danno più risultati”.
In realtà esiste uno studio realizzato monitorando proprio l’aria di due strade di Milano che dimostra la presenza di una maggiore concentrazione di sostanze nocive (e dunque inquinamento) nella strada dove si fuma di più e proprio le sigarette avrebbero contribuito a questo risultato.
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