Spiagge chiuse a Sydney: ti spiego cosa sono le sfere nere apparse (e perché c’entra l’inquinamento ambientale)

Le spiagge di Sydney sono state chiuse per la presenza di centinaia di sfere nere. Sembra si tratti di palle di catrame formatesi a seguito di fuoriuscite di petrolio o infiltrazioni di idrocarburi

Le spiagge di Sydney sono state chiuse a causa di un fenomeno misterioso: centinaia di sfere nere sono apparse lungo il litorale, causando allarme tra le autorità locali. Le prime segnalazioni sono arrivate dalla spiaggia di Coogee, dove i bagnini hanno notato la presenza di strani detriti sferici portati a riva dalle onde.

Successivamente lo stesso fenomeno è stato osservato a Gordons Bay e in altre località della costa. Per precauzione, le spiagge sono state chiuse e sono stati avviati test per identificare la natura di questi oggetti. Secondo i primi risultati, si tratterebbe di “palle di catrame”, una sostanza composta principalmente da idrocarburi mescolati con detriti e acqua.

Questi grumi si formano spesso in seguito a fuoriuscite di petrolio o infiltrazioni di idrocarburi che, a contatto con altri materiali presenti in mare, danno vita a queste sfere. Le dimensioni delle palle nere variano, andando da quelle di una pallina da golf fino a quelle di una palla da cricket, rendendo il fenomeno particolarmente inquietante per chi frequenta le spiagge.

Le autorità hanno sconsigliato alla popolazione di avvicinarsi alle palle nere

L’Autorità per la Protezione dell’Ambiente del Nuovo Galles del Sud (NSW EPA) è stata immediatamente allertata e sta conducendo un’indagine approfondita. Il sindaco di Randwick, Dylan Parker, ha confermato che l’amministrazione locale sta lavorando a stretto contatto con l’EPA per garantire una bonifica efficace e sicura delle spiagge colpite e che stanno aspettando ulteriori conferme.

Per il momento le autorità hanno sconsigliato alla popolazione di avvicinarsi alle palle nere o di toccarle, in attesa di risultati definitivi. Oltre a Coogee e Gordons Bay, anche altre spiagge iconiche di Sydney, tra cui Bondi Beach e Bronte, sono state chiuse temporaneamente. Bondi è stata successivamente riaperta, ma le autorità continuano a monitorare la situazione con attenzione.

Questo episodio ha sollevato preoccupazioni più ampie riguardo all’inquinamento marino, soprattutto considerando l’aumento di sostanze inquinanti che raggiungono le coste di tutto il mondo. Monica O’Connell, residente di Coogee, ha sottolineato come sia sempre più inevitabile il fatto che tali sostanze arrivino sulle spiagge.

Questo evento è dunque un ulteriore richiamo alla necessità di affrontare con urgenza il problema globale dell’inquinamento marino. Non possiamo permettere che questi sversamenti vadano a minare la bellezza di spiagge così incontaminate, andando a compromettere gli ecosistemi marini e la salute di animali ed abitanti.

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