La qualità dell’aria è buona solo in 11 città in tutta Europa: il 3% dei 344 centri urbani monitorati. Le prime in classifica sono Umeå in Svezia e Faro e Funchal in Portogallo. L’unica capitale a entrare nel novero delle prime undici è Stoccolma. Ma quali sono le città meno inquinate d'Italia?
Cremona e Padova si sono attestate, con la città polacca di Nowy Sącz, tra le tre città che in Europa sono andate ben al di sopra nel 2021 della soglia limite annuale per l’inquinamento da particolato fine (PM2,5) in atmosfera. E non sono le uniche in Italia. Ma quali sono i centri urbani italiani che, invece, soffrono meno di smog e di inquinamento atmosferico?
I dati che vengono fuori dall’analisi della qualità dell’aria realizzata dall’Agenzia europea per l’ambiente (AEA) parlano chiaro: la qualità dell’aria è buona solo in 11 città in tutta Europa: il 3% dei 344 centri urbani monitorati. Poco, pochissimo, se si considera che l’inquinamento atmosferico rimane il più grande rischio per la salute ambientale in Europa, causa di malattie cardiovascolari e respiratorie che portano alla perdita di anni di vita sani e, nei casi più gravi, a morti premature.
L’Europa centro-orientale e l’Italia hanno riportato le concentrazioni più elevate di particolato e benzo[a]pirene (un cancerogeno), dovute principalmente alla combustione di combustibili solidi per il riscaldamento domestico e al loro utilizzo nell’industria. Ma ci sono città italiane che riportano dati un po’ meno gravi.
Le città italiane meno inquinate
Secondo la classifica Aea, la città italiana con l’aria più pulita è Sassari, al sedicesimo posto, con 5,5 microgrammi di PM2,5 per metro cubo. Poi Livorno, con 8,4. Genova e Salerno si trovano nel gruppo delle sufficienze, poco inferiori a 10 microgrammi al metro cubo.
Le grandi città del centro sud come Roma, Napoli e Palermo si piazzano nella fascia della mediocrità. Tutti gli agglomerati della Pianura Padana sono classificati nel raggruppamento dei centri con aria di qualità scarsa.
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Fonte: EEA
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