Secondo una nuova ricerca, l’inquinamento è in grado di modificare i geni e ha più probabilità lo smog di farci ammalare che non la storia di genitori e parenti.
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L’inquinamento atmosferico interagisce con il Dna ed è dannoso per la salute. Un nuovo studio canadese è sicuro su un punto: l’inquinamento è in grado di modificare i geni e ha più probabilità lo smog di farci ammalare che non la storia di genitori e parenti.
Così tuonano gli studiosi dell’Ontario Institute for Cancer Research, che in un nuovo studio hanno esaminato i geni di oltre mille canadesi e scoperto come gli inquinanti presenti nell’ambiente “possano prendere il controllo” del Dna, accedendo così ad alcuni geni piuttosto che ad altri e aprendo la strada a malattie cardiache e respiratorie.
Tra tutti gli inquinanti studiati, il biossido di zolfo sembra avere il maggiore impatto sul nostro genoma, interessando 170 geni legati all’asma e alle malattie cardiovascolari.
Lo studio
I ricercatori hanno esaminato i geni di oltre 1.000 canadesi tra i 40 e i 70 anni originari di una serie di diverse città (Montreal, Quebec City e la regione poco urbanizzata di Saguenay-LacSaint-Jean). Divisi per ceppo di appartenenza – alcuni avevano antenati coloni canadesi, altri europei – entrambi i gruppi hanno mostrato di subire l’impatto ambientale sull’attività dei geni molto di più della predisposizione genetica al rischio di determinate malattie.
Il team di studiosi ha raccolto dati su inquinanti atmosferici comuni tra cui biossido di azoto, anidride solforosa e ozono, oltre a particelle solide che vengono respirate in profondità nei polmoni. Da qui è emerso che più la città è popolata, maggiori sono gli aumenti delle malattie.
“La maggior parte della variazione dell’espressione genica è associata a dove vivi piuttosto che alla tua genealogia genetica“, spiega l’autore principale dello studio, Philip Awadalla.
La regione geografica di residenza, in pratica, ha un grossissimo perso, dicono i ricercatori, tanto da contribuire a spiegare perché tra una regione e l’altra si trovino differenze nell’incidenza di asma e di altre malattie.
Quel che pare certo è che l’inquinamento è in grado di modificare il Dna e scatenare malattie, ma quali sono, uno ad uno, gli effetti dei grandi inquinanti atmosferici del mondo?
Gli effetti degli inquinanti atmosferici
Particolato
Con particolato si intende una miscela di particelle solide e goccioline liquide che si trovano nell’aria. Queste particelle esistono in diverse dimensioni e forme e possono essere composte da centinaia di diverse sostanze chimiche. Alcune di esse vengono emesse direttamente da una fonte, come la combustione dei motori a combustione interna (autocarri, automobili, aeroplani, navi); emissioni del riscaldamento domestico; strade non asfaltate; cantieri; lavorazioni agricole; inceneritori e centrali elettriche; fumo di tabacco.
Le particelle fini (2,5 parti per milione) sono la causa principale della ridotta visibilità (foschia) in alcune parti del pianeta, compresi molti parchi nazionali e aree selvagge.
Monossido di carbonio
L’aria respirabile con un’alta concentrazione di monossido di carbonio (CO) riduce la quantità di ossigeno che può essere trasportata nel flusso sanguigno verso organi critici come il cuore e il cervello. A livelli molto elevati, la CO può causare vertigini, confusione, perdita di coscienza e morte.
Diossido di azoto
Si immerge principalmente nell’aria dalla combustione del carburante. Si forma infatti dalle emissioni di auto, camion e autobus, centrali elettriche e attrezzature fuoristrada.
L’aria respirabile con un’alta concentrazione di diossido di azoto può irritare le vie respiratorie, aggravare le malattie respiratorie, in particolare l’asma, portando a sintomi respiratori (come tosse, respiro sibilante o difficoltà respiratorie). Può anche provocare danni irreversibili ai polmoni.
Anidride solforosa (biossido di zolfo)
La maggiore fonte di anidride solforosa nell’atmosfera è la combustione di combustibili fossili da parte di centrali elettriche e altri impianti industriali. Le esposizioni a breve termine ad anidride solforosa possono danneggiare il sistema respiratorio umano e rendere difficile la respirazione. I bambini, gli anziani e coloro che soffrono di asma sono particolarmente sensibili agli effetti dell’anidride solforosa.
Ozono a livello del suolo
Sebbene l’ozono ci protegga dalle radiazioni UV, quando si trova a livello del suolo può essere molto pericoloso e causare problemi di salute per le persone vulnerabili che soffrono di malattie polmonari come l’asma.
È creato da reazioni chimiche tra ossidi di azoto (NOx) e composti organici volatili (VOC) – che si trovano nei fumi di scarico – in presenza di luce solare. Nelle aree urbane molto trafficate, queste reazioni fotochimiche possono alzare il contenuto di ozono dell’aria a decine di volte il normale livello di fondo.
L’ozono a livello del suolo è tossico per le piante e irrita le mucose dei polmoni, causando asma e bronchite.
Piombo
Le principali fonti di piombo nell’aria sono la lavorazione del minerale e dei metalli e gli aeromobili a pistoni che funzionano con il combustibile a base di piombo. Altre fonti sono gli inceneritori dei rifiuti e i produttori di batterie al piombo.
A seconda del livello di esposizione, il piombo può influire negativamente sul sistema nervoso, sulla funzione renale, sul sistema immunitario, sui sistemi riproduttivi e di sviluppo e sul sistema cardiovascolare.
I neonati e i bambini sono particolarmente sensibili anche a bassi livelli di piombo, che possono contribuire a problemi comportamentali, deficit di apprendimento e abbassamento del QI.
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Germana Carillo