Qual è la città più verde d'Italia? Secondo l'Istat Pavia, Lodi, Cremona e Matera hanno più verde urbano, aree agricole e protette. L'ultimo rapporto dell'Istituto riporta i dati del 2014 e mostra che in media il verde urbano copre il 2,74% del territorio dei capoluoghi di provincia, circa 567 milioni di mq
Qual è la città più verde d’Italia? Secondo l’Istat Pavia, Lodi, Cremona e Matera hanno più verde urbano, aree agricole e protette. L’ultimo rapporto dell’Istituto riporta i dati del 2014 e mostra che in media il verde urbano copre il 2,74% del territorio dei capoluoghi di provincia, circa 567 milioni di mq.
Ciò significa che ogni abitante ha a disposizione 31,1 mq per abitante. Inoltre, il 16,1% della superficie comunale è incluso in aree naturali protette (comprese quelle della rete Natura 2000) mentre la superficie agricola utilizzata (Sau2 ) è pari in media al 44,3% del territorio.
La situazione varia da Nord a Sud. È al Settentrione che si rilevano le medie più alte, con 50,1 mq nelle città del Nord-est, più che doppie rispetto a quelle del Centro, del Nord-ovest e delle Isole. Al Sud invece la media per abitante è pari a 42,5 mq, aiutata anche dalle elevate disponibilità dei capoluoghi lucani.
Per quanto riguarda le città, il 17,2% ha a disposizione una quantità di verde pari o superiore ai 50 mq per abitante, mentre nel 16,4% non si raggiunge la soglia, prevista dalla norma, dei 9 mq pro capite.
Secondo l’Istat inoltre, più della metà delle città hanno uno specifico “profilo verde”, definito da dotazioni superiori alla media delle superfici destinate a verde urbano (18 città), delle aree naturali protette (19 città) o delle superfici destinate a uso agricolo (ulteriori 28 città).
Pavia, Lodi, Cremona e Matera sono al di sopra della media per tutte le caratteristiche considerate. Se si considera solo il verde urbano pro capite, Trento vanta 401,5 mq, Sondrio 312,4, Pordenone, Gorizia e Verbania tutte con valori superiore ai 100 mq pro capite. Al Centro, dove la media scende a 22,7 m 2 per abitante, solo una città su quattro ha una dotazione superiore: Terni, in particolare, raggiunge i 149,2 mq pro capite.
Le città che nel triennio 2011-2014 hanno maggiormente ampliato il proprio verde urbano sono Roma (1,9 milioni di mq in più), Milano (1,1 milioni) e Rimini (poco meno di un milione), seguite da Verona, Padova, Ferrara, Ravenna e Palermo (tutte con incrementi tra i 500 e i 700 mila mq ).
Venezia, Messina e Cagliari sono invece le grandi città con più elevata densità di aree protette. Nel 2014 sono state 16 le città (13,8% dei capoluoghi) con hanno un “profilo verde” alto, concentrate soprattutto in Lombardia, cui si aggiungono Prato, Terni e Matera e sei grandi comuni (Trieste, Roma, Napoli, Reggio di Calabria, Palermo e Cagliari. In questi casi sono pari o superiori alla media la densità sia del verde urbano sia delle aree protette.
Passiamo agli orti urbani. Buone notizie. Si tratta infatti di un settore in continua crescita nelle città. Rispetto al 2013, nel 2014 ne sono stati attivati in 64 amministrazioni (+4,9% rispetto all’anno antecedente).
Le aree del verde storico e dei parchi ville e giardini di non comune bellezza rappresentano circa un quarto del verde urbano, le aree boschive oltre il 20%, quelle a verde attrezzato il 14%, i grandi parchi urbani e le aree di arredo entrambe circa il 10%. Gli alberi monumentali sono presenti in 67 città capoluogo.
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Redazione greenMe.it
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