L’accesso a spazi verdi anche di piccole dimensioni può ridurre i sintomi della depressione delle persone che vivono nei paraggi, specialmente nei quartieri a basso reddito.
In città, l’accesso a spazi verdi anche di piccole dimensioni può ridurre i sintomi della depressione delle persone che vivono nei paraggi, specialmente nei quartieri a basso reddito. Ancora una volta, per scongiurare stati depressivi e malesseri più svariati, la scienza conferma che il verde è un grossissimo alleato.
Secondo uno studio pubblicato su JAMA Network Open e condotto a Philadelphia su lotti riconvertiti, creare ambienti green in aree abbandonate di città riduce di molto la depressione e migliora la salute mentale di chi vive in quella zona.
Potere green, quindi, che non si smentisce mai: coloro che vivono in prossimità di aree con spazi verdi risentono di maggiori benefici in termini di benessere mentale, come un precedente studio aveva già confermato.
Ora i ricercatori della Perelman School of Medicine e della School of Arts & Sciences all’Università della Pennsylvania hanno misurato la salute mentale dei residenti di Philadelphia, prima e dopo che alcuni lotti abbandonati nelle vicinanze fossero convertiti in aree verdi. Hanno selezionato casualmente 541 lotti vacanti e li hanno divisi in tre gruppi.
Lasciando un gruppo come “lotto di controllo”, la Pennsylvania Horticultural Society ha ripulito i lotti del secondo gruppo, rimuovendo la spazzatura. E per il terzo gruppo hanno eliminato la spazzatura e la vegetazione selvaggio e hanno piantato nuovi alberi e piante, in un intervento che i ricercatori hanno definito “vacant lot greening”.
Il team ha esaminato i residenti che vivevano nei pressi dei lotti prima e dopo il processo per valutare la loro salute mentale e il loro benessere.
“Abbiamo usato una scala di sofferenza psicologica che chiedeva alle persone quanto spesso si sentissero nervose, senza speranza, depresse, irrequiete, senza valore e che tutto fosse uno sforzo”, spiegano.
Gli studiosi hanno così scoperto che le persone che vivono in un raggio di 400 metri dai nuovi lotti verdi hanno avuto in generale un calo del 41,5% di stati di depressione rispetto a quanti abitavano vicino a lotti che non erano stati ripuliti. L’impatto è stato più forte per i residenti dei quartieri più poveri, mostrando una riduzione del 27,5% degli stati depressivi. E il beneficio degli spazi verdi è risultato maggiore rispetto alla semplice pulizia.
Se c’era ancora bisogno di dimostrarlo, quindi, è ben chiaro che gli spazi riconvertiti in verde nelle aree urbane degradate contribuiscono a migliorare la sicurezza e la salute delle persone, dalla riduzione della criminalità e della violenza fino ai livelli di stress e di depressione.
“Spazi fatiscenti e vuoti espongono i residenti a un aumentato rischio di depressione e stress, e possono spiegare anche le persistenti disparità socioeconomiche nella malattia mentale”, dice Eugenia C. South, tra gli autori dello studio.
Oltre a un umore decisamente migliore, che meraviglia sarebbe se si introducesse nuovi spazi verdi nelle nostre città?
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Germana Carillo