Solar Roadways: il crowdfunding per sostituire l’asfalto con i pannelli fotovoltaici

Abbandonare l'asfalto e usare appositi pannelli fotovoltaici sulle strade di tutto il mondo. È questa l'idea di Scott e Julie Brusaw, una nostra vecchia conoscenza. I due coniugi, infatti, già nel 2010 avevano reso noto il progetto Solar Roadways che ora però vuole spingersi oltre, puntando a diffondere in tutto il mondo tale tecnologia

Abbandonare l’asfalto e usare appositi pannelli fotovoltaici sulle strade di tutto il mondo. È questa l’idea di Scott e Julie Brusaw, una nostra vecchia conoscenza. I due coniugi, infatti, già nel 2010 avevano reso noto il progetto Solar Roadways che ora però vuole spingersi oltre, puntando a diffondere in tutto il mondo tale tecnologia. Intanto è già stato realizzato il prototipo di un parcheggio perfettamente funzionante.

Per questo la coppia ha lanciato la campagna su Indiegogo, confidando nel crowdfunding per realizzare il loro grande sogno: far sì che le strade di tutto il mondo possano accumulare la luce grazie alle celle fotovoltaiche in esse contenute e illuminarle, senza utilizzare altre fonti energetiche. Lampioni, segnaletica luminosa ma anche strisce potrebbero essere sostituite da luci alimentate dal sole.

I primi risultati sono già stati raggiunti: i test hanno dimostrato che nonostante la copertura sia in vetro, le lastre che contengono le celle possono sopportare carichi molto pesanti e garantiscono una buona tenuta di strada. Ma per avviare la produzione ed espanderla livello mondiale serve una bella cifra: un milione di dollari. Motivo per cui Solar Roadways ha bisogno di ulteriore sostengo rispetto ai due finanziamenti già ottenuti dalla US Federal Highway Administration per la ricerca e lo sviluppo del sistema.

Solar Roadways, lo ricordiamo, è un sistema modulare formato da tanti piccoli esagoni al cui interno sono presenti tre livelli. Lo strato inferiore contiene gli elementi elettronici, il secondo ospita LED, celle solari e sensori e la parte più superficiale è uno spesso strato di vetro. Ecco alcune immagini del prototipo già realizzato:

prototipo solar1

Ma l’idea dei coniugi Brusaw va oltre le strade e punta a portare gli speciali pannelli anche nei parcheggi e nei marciapiedi, dove ricaricare i dispositivi elettronici. Ma l’elenco di possibili utilizzi è vasto e include le abitazioni e le situazioni di emergenza. “La vostra casa potrebbe essere tutta o quasi off grid grazie ad unvialetto solare, che non è più necessario spalare o arare, o ad un patio,” spiegano. I pannelli sarebbero infatti in grado di sciogliere ghiaccio e neve. Il sistema potrebbe essere usato anche per fornire energia pulita in caso di calamità, come terremoti o tsunami. “Dopo il terremoto di Haiti, ci hanno chiesto se potevamo inviare alcuni pannelli. Purtroppo, non avevamo prodotti pronti”.

prototipo solar2

Solar Roadways utilizza inoltre materiali riciclati, ove possibile: “Siamo stati in grado di utilizzare il 10% di vetro riciclato nello strato base per il nostro prototipo di parcheggio e vogliamo lavorare con gli ingegneri per fare in modo che molti altri materiali riciclati possano essere inseriti in ogni fase della produzione”.

A lungo termine, i Brusaw guardano però alle auto elettriche, sperando che il loro sistema possa far decollare il settore. I veicoli ecologici infatti potrebbero essere caricati praticamente ovunque utilizzando l’energia pulita fornita dal sole, senza bisogno di cercare punti di ricarica.

Francesca Mancuso

Foto: Solarroadways

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