Dopo essere già comparsi a Milano e a Roma, saranno installati presto anche a Torino alcuni speciali pannelli pubblicitari in grado di assorbire lo smog.
Dopo essere già comparsi a Milano e a Roma, saranno installati presto anche a Torino alcuni speciali pannelli pubblicitari in grado di assorbire lo smog.
A partire da metà febbraio, anche Torino avrà la possibilità di eliminare parte dell’inquinamento che l’avvelena grazie all’affissione di innovativi pannelli pubblicitari. Questi, posizionati in via Garibaldi angolo via San Francesco D’Assisi, si serviranno della tecnologia The Breath che non solo assorbe ma anche distrugge le molecole di smog.
Si tratta, apparentemente, di tradizionali maxi pannelli pubblicitari, come quelli che si affiggono nelle grandi città per coprire le antiestetiche ristrutturazioni dei palazzi. In realtà, il particolare tessuto con cui sono realizzati è in grado di sfruttare il ricircolo dell’aria per catturare le particelle inquinanti che vi sono all’interno.
In pratica, grazie agli strati esterni in tessuto tridimensionale idrorepellente e a quello intermedio in fibra a carboni attivi, è possibile assorbire anidride carbonica, polveri sottili, biossido di azoto, monossido di carbonio ma anche i Cov (composti organici volatici).
Il particolare tessuto può essere installato all’aperto (appunto al posto dei tradizionali pannelli pubblicitari) ma anche al chiuso e in questo caso può assorbire fino al 40% dei fumi delle cucine e delle particelle residue di stampanti e altri strumenti tecnologici.
La stessa speciale tecnologia in grado di fare tutto da sola (ai pannelli non serve nessun tipo di attivazione esterna) è stata già utilizzata per realizzare pubblicità assorbi smog a Milano e a Roma.
Sul primo ‘The Breath’ installato a Milano dalla Urban Vision (la stessa società specializzata in restauri sponsorizzati che si occupa dell’installazione a Torino) si leggeva:
“Questa pubblicità non vende auto. Ne fa sparire 409.704 in un anno”.
Ognuno di questi maxi pannelli, infatti, è capace di assorbire l’equivalente dello smog prodotto da 409.704 automobili.
La cura del primo impianto di Torino stata affidata a Edizioni Retrò S.r.l., società del capoluogo piemontese che opera proprio nel campo dell’innovazione tecnologica e della comunicazione pubblicitaria.
‘The Breath’, nato dalla collaborazione tra Anemotech di Casei Gerola (PV) e l’Università Politecnica delle Marche, è bel progetto, tutto italiano, che ha l’ambizioso obiettivo di migliorare la qualità dell’aria delle città ma, come abbiamo detto, anche degli appartamenti e luoghi pubblici.
Un aiuto che può sembrare piccolo ma che invece potrebbe diventare determinante nella lotta all’inquinamento.
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