Legambiente, nel giorno in cui presenta il nuovo dossier Mal'aria 2010 che fa il punto (non troppo incoraggiante) sullo stato dell'inquinamento atmosferico nelle città italiane, lancia nuovamente la protesta Vetrine Antismog.
“Approfittiamo dei saldi: il 50% lo vogliamo solo sui vestiti e non sull’aria che respiriamo!” Questo il grido con cui Legambiente, nel giorno in cui presenta il nuovo dossier Mal’aria 2010 che fa il punto (non troppo incoraggiante) sullo stato dell’inquinamento atmosferico nelle città italiane, lancia nuovamente la protesta “Vetrine Antismog“.
Come già successo a dicembre, durante gli acquisti pre-natalizi, anche oggi in tutta Italia, nelle principali vie dello shopping, dove molte persone si sono riversate per approfittare dei saldi invernali, in bella vista nelle vetrine, spiccano manichini armati di mascherine antismog.
I volontari di Legambiente si sono, infatti, accordati con alcuni negozianti particolarmente sensibili alla causa e fatto allestire le vetrine in modo tale che i manichini, oltre ad indossare gonne, pantaloni, cappotti e cardigan in saldo, vestissero anche l’accessorio destinato a diventare, se non si corre in ai ripari, “di moda” e di uso quotidiano per tutti noi. Ma “Ci sono mode che non vorremmo mai seguire” come recita lo slogan dell’opuscolo che verrà distribuito ai passanti che, incuriositi, ne vorranno sapere di più.
L’obiettivo dell’iniziativa, la prima della nuova campagna “Mal’aria di città” che vedrà impegnati gli attivisti di Legambiente per due mesi in azioni dimostrative, è quello di sensibilizzare i cittadini sulla problematica dell’aria che respirano, ma soprattutto i Comuni e le istituzioni ad investire in misure anti-traffico che migliorino la situazione delle polveri sottili, risultata più che mai peggiorata.
Per questo, dopo l’iniziativa delle Vetrine Antismog di oggi, la campagna, che si concluderà a marzo, proseguirà a febbraio con i presidi di Mal’Aria Industriale in cui si rivendicheranno azioni concrete ai fini dell’adeguamento degli impianti ai parametri europei e della riduzione delle emissioni inquinanti in molti casi obsoleti, e per la riduzione delle emissioni degli inquinanti, affinché siano conformati ai parametri europei con il Trofeo Tartaruga.