Il sindaco di Los Angeles ha annunciato l'ambizioso programma di piantumazione urbana con cui vuole piantare 90mila alberi entro un anno
Tra poco più di un anno gli abitanti Los Angeles, una delle più grandi megalopoli degli Stati Uniti, potranno vivere in una città più verde, più fresca e con una qualità dell’aria migliore.
Nella sua versione del Green New Deal, il sindaco Eric Garcetti ha infatti inserito un programma di piantumazione con cui intende piantare ben 90mila nuovi alberi in città entro la fine del 2021, espandendo ulteriormente quella che è già la più grande foresta urbana del Paese.
L’ambizioso progetto rientra tra le misure adottate dall’amministrazione di Garretti per affrontare la crisi climatica, che comprendono anche la riduzione del 50% di emissioni entro il 2025 e l’obbligo di rispettare criteri di sostenibilità ambientale per la costruzione di nuovi edifici in città.
Il Green New Deal di Garretti dà molta importanza allo sviluppo del verde urbano poiché gli alberi garantiscono una serie di importanti benefici per la città e per i suoi abitanti.
Innanzitutto aiutano a drenare l’acqua piovana limitando il fenomeno delle inondazioni e questo per Los Angeles, caratterizzata da frequenti tempeste, è un vantaggio da non sottovalutare.
Altri aspetti fondamentali sono legati alla traspirazione delle foglie e all’ombra prodotta dalle chiome degli alberi, che garantiscono un sensibile abbassamento delle temperature e una regolazione dell’umidità dell’aria.
Non va poi dimenticata la straordinaria capacità delle piante di ripulire l’atmosfera dalle sostanze inquinanti presenti soprattutto nelle grandi città.
Infine, le aree verdi riducono lo stress, migliorano la salute e uniscono le comunità, favorendo la coesione sociale nei quartieri urbani.
Città più verdi sono quindi più pulite, più fresche e garantiscono una qualità della vita migliore per chi le abita e Los Angeles vuole offrire ai suoi cittadini i benefici dati dalla presenza degli alberi, ampliando la copertura arborea e diventando un modello per le altre città che vogliono diventare più green.
Il compito di mettere a dimora le nuove piante è stato affidato lo scorso agosto a Rachel Malarich, che grazie alla sua decennale esperienza nella selvicoltura urbana, avrà l’incarico di sorvegliare la crescita delle piante nella città, aumentare la chioma degli alberi che producono poca ombra e di individuare le specie e i luoghi migliori per ampliare il verde cittadino.
Non si tratta di un’impresa semplice poiché per poter inserire nuovi alberi in un ambiente urbano è necessario tenere conto di numerosi fattori: bisogna scegliere con cura i luoghi più adatti, tenere conto della crescita della pianta, poter garantire manutenzione durante tutta la vita dell’albero e considerare il problema degli insetti.
A Los Angeles le nuove piante verranno collocate dando la precedenza ai quartieri più caldi e in cui l’ombra scarseggia e nelle zone più soggette a degrado sociale, ma ogni area andrà valutata con cura poiché, se piantati in luoghi non idonei, gli alberi possono distruggere le infrastrutture presenti come strade e marciapiedi, o diventare pericolosi per le case e altri edifici.
Alcune specie sono poi soggette all’attacco di parassiti che possono danneggiarle in modo irreversibile. In alcuni casi le piante muoiono in pochi anni, rendendo vani il lavoro e l’investimento di piantumazione. Se una pianta si ammala è più frequente che possa perdere rami o crollare e questo rappresenta un grande rischio in un ambiente urbano. Se però si scelgono varietà rustiche, c’è il pericolo che diventino invasive e che prendano il sopravvento sulle altre specie vegetali.
Bisogna dunque applicare una strategia mirata per scegliere specie resistenti ma non infestanti, adatte al tipo di clima e terreno, che offrano ombra e ripuliscano l’aria ma che non siano di intralcio per cavi elettrici e altre strutture o pericolosi per gli edifici e le persone.
Per portare avanti questa sfida e raggiungere l’obiettivo di 90mila nuovi alberi in un solo anno, Malarich collaborerà con le numerose organizzazioni no profit che stanno già lavorando da tempo per conservare e ampliare il verde in città e che conoscono bene la realtà urbana.
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Tatiana Maselli