Come si vive nelle regioni italiane? Sotto il profilo ambientale molto male in Lombardia e Veneto. Qui infatti si respira l'aria peggiore, con effetti sulla salute non trascurabili. Sono questi i dati ricavati dall'Indice del benessere regionale dell'Ocse. Oltre a misurare l'Indice della qualità di vita dei Paesi (l'Italia è alla 26esima posizione), sono state esaminate anche le varie regioni dei 34 stati, realizzando un confronto a livello internazionale
Come si vive nelle regioni italiane? Sotto il profilo ambientale molto male in Lombardia, Piemonte, Emilia e Veneto. Qui infatti si respira l’aria peggiore, con effetti sulla salute non trascurabili. Sono questi i dati ricavati dall’Indice del benessere regionale dell’Ocse. Oltre a misurare l’Indice della qualità di vita dei Paesi (l’Italia è alla 26esima posizione), sono state esaminate anche le varie regioni dei 34 stati, realizzando un confronto a livello internazionale.
In generale, in termini di salute, l’aspettativa di vita alla nascita nel nostro paese è di quasi 83 anni, tre anni superiore alla media Ocse, e per le donne arriva a 85 anni, contro i 80 per gli uomini. Si vive a lungo, ma si potrebbe vivere ancora di più e meglio se la qualità dell’aria non fosse in costante peggioramento.
Secondo l’Ocse, infatti, il livello di PM10 atmosferico, le minuscole particelle inquinanti abbastanza piccole da entrare nei polmoni, è di 20,6 microgrammi per metro cubo, leggermente superiore alla media OCSE, pari a 20,1 microgrammi. Ma vediamo regione per regione, chi ha ottenuto i voti migliori e chi invece è stato “rimandato a settembre” sotto il profilo ambientale. Il sito permette di selezionare la regione e mostra da una parte il voto ottenuto per ciascun settore in una scala che va da 0 a 10, e dall’altra la posizione in classifica.
Secondo l’OECD Regional Well-Being, ad avere ottenuto una sonora bocciatura, tutt’altro che inaspettata, sono state Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna per la cattiva qualità dell’aria e l’elevata presenza di polveri sottili. La Lombardia si è piazzata in coda con voto Zero nella categoria ambiente, con un indicatore della qualità dell’aria pari a 26,7 di PM2.5.
A seguire il Piemonte, con voto 0,6 e livelli di PM2,5 pari a 21,1 e l’Emilia Romagna, che non arriva al 2 in pagella, insieme al Veneto per via di un 23,8 µg/m³ di PM2,5. Altrove, a raggiungere gli stessi livelli sono stati l’Alsazia in Francia, la regione di Jeolla in Corea, l’area di Flemish in Belgio e la Carinzia, in Austria.
Ribaltando la classifica, in testa, tra i primi della classe troviamo la Sardegna, che non eccelle ma che guadagna un 7 in pagella se si considera la qualità dell’aria (8,8 di PM 2,5).
A seguire le Marche e la Basilicata sul podio. Al quarto posto l’Umbria.
In generale, mettendo a confronto i dati delle regioni sotto tutti i profili, è emerso che in Italia si sta meglio nell’Alto Adige, paragonabile alla qualità della vita dell’Inghilterra orientale, dell’Assia tedesca e dell’Ontario, in Canada. Il Lazio è invece simile alla Borgogna e a Madrid, la Calabria è paragonabile a Creta, alle Asturie, all’Algarve, la Sicilia a Creta e alle Isole Egee, all’Andalusia, al Portogallo del Nord e alla parte centrale dell’Irlanda.
Francesca Mancuso
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