Guerrilla Gardening: l’uomo che trasformava le buche in mini-giardini fioriti

Dall’asfalto possono nascere i fiori? La risposta, fortunatamente, è sì. Se ne saranno sicuramente accorti gli abitanti di Londra, da quando, nel marzo 2010, Steve Wheen ha iniziato a dare vita lungo le strade della metropoli ad un originale progetto di guerrilla gardening, che prevede di trasformare le buche che tormentano la vita di pedoni, automobilisti e ciclisti, in deliziosi giardini fioriti.

Dall’asfalto possono nascere i fiori? La risposta, fortunatamente, è sì. Se ne saranno sicuramente accorti gli abitanti di Londra, da quando, nel marzo 2010, Steve Wheen ha iniziato a dare vita lungo le strade della metropoli ad un originale progetto di guerrilla gardening, che prevede di trasformare le buche che tormentano la vita di pedoni, automobilisti e ciclisti, in deliziosi giardini in miniatura fioriti.

Steve Wheen, da sempre amante dei fiori e frequentatore del mercato che viene ad essi dedicato ogni sabato lungo Columbia Road, ispirandosi alle azioni di alcuni gruppi di guerrilla gardening d’Oltreoceano, ha deciso di unire l’utile al dilettevole, al fine di rendere più piacevole l’atmosfera della metropoli, ma non solo.

Le buche, grazie al pothole gardening, praticamente scompaiono, insieme al rischio che esse si possano trasformare nelle cause principali di incidenti automobilistici. Steve spera inoltre che la presenza inaspettata di micro aiuole fiorite lungo le strade, possa non soltanto suscitare la curiosità ed il sorriso dei passanti, ma anche spingere gli automobilisti ad una guida più consapevole. Trovandosi di fronte a questi piccoli capolavori, si dovrebbe infatti provare l’istinto di rallentare per poterli ammirare.

Steve racconta la sua esperienza, attraverso numerose coloratissime immagini che documentano il suo impegno nell’abbellire e rendere meno pericolose le strade londinesi, in un blog, dal titolo inequivocabile di “The Pothole Gardener”. Dalle sue parole si scopre così che il suo progetto è nato come una vera e propria passione, rivolta a migliorare la qualità della vita dei londinesi, a partire da vie di comunicazioni più sicure e con la speranza di regalare ad ognuno un pizzico di inaspettata serenità alla vista di fiori che riescono a spuntare e sopravvivere in punti insoliti della città.

Alcune nozioni di giardinaggio e tanta creatività sono dunque state sufficienti a dare vita ad azioni di gardening sovversivo ed artistico, che appaiono sempre più apprezzate. La nostra speranza è che esse possano diffondersi sempre di più nel mondo ed anche nel nostro Paese, date le note condizioni non propriamente rosee delle strade delle nostre città, che ogni giorno ci troviamo ad attraversare dovendo spesso porre la massima attenzione alla presenza di pericolose buche. E se nessuno le ripara per tempo, perché non provare a fare in modo che fioriscano?

Marta Albè

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