La svolta De Magistris: a Napoli basta auto blu, tutti a piedi e a differenziare porta a porta

Centro storico chiuso al traffico, raccolta dei rifiuti porta a porta e un deciso NO all'inceneritore: il nuovo sindaco di NapoliLuigi De Magistris si è insediato appena ieri, presentando ai cittadini il nuovo Consiglio comunale, eppure son già ben chiare le sue linee programmatiche e gli impegni che portarà avanti nei prossimi mesi.

Centro storico chiuso al traffico, raccolta dei rifiuti porta a porta e un deciso NO all’inceneritore: il nuovo sindaco di Napoli Luigi De Magistris si è insediato appena ieri, presentando ai cittadini il nuovo Consiglio comunale, eppure son già ben chiare le sue linee programmatiche e gli impegni che portarà avanti nei prossimi mesi.

Si parte con il divieto, per gli assessori, di utilizzare le auto blu nel centro storico partenopeo: In centro si viene a piedi. Anche le auto di servizio non potranno essere usate, se non per particolari impegni istituzionali. E gli assessori verranno con i motorini elettrici e le bici oppure usando il mezzo pubblico. Un segnale forte, che preannuncia l’intenzione di chiudere completamente al traffico il centro storico, patrimonio Unesco, in autunno: “A Napoli – ha detto il sindaco – in alcune zone è stato rilevato un aumento delle malattie cardiorespiratorie, ed è compito del sindaco garantire aria pulita, che e’ un bene comune come l’acqua pubblica.

Tutti a piedi dunque, e già nei prossimi giorni ci sarà l’eliminazione delle auto assegnate agli assessori che, se vorranno, potranno optare dunque per un motorino elettrico. Altrimenti, agli uffici comunali, si andrà a piedi, in bicicletta o con i bus.

Altro punto fermo della programmazione De Magistris è il cambio di rotta su Bagnoli e Napoli est dove, garantisce, “l’inceneritore non si fara’ fino a quando saro’ sindaco. Su questo faremo arretrare il presidente della Regione Campania, al quale va il mio rispetto. È una sfida politica e istituzionale con chiunque voglia proseguire sulla strada dell’inceneritore“. Una battaglia che si preannuncia complicata, dato che l’impianto è già previsto dal decreto del governo del 2008 e la regione ha già emanato il bando di gara.

Infine, un altro passo in avanti per iniziare a risolvere uno dei problemi che affligge Napoli, quello dei rifiuti: con una delibera della giunta è infatti stata annunciata la raccolta porta a porta per 325.000 napoletani in cinque quartieri (oltre i due dove è già attuata da tempo) nell’arco di 90 giorni. Il tutto in attesa delle decisioni del governo: “Questo non e’ il momento delle polemiche – dice il sindaco – bisogna partire subito con la raccolta differenziata, cosa che non si e’ fatta, e con una grande campagna che punti sugli impianti di compostaggio. Oggi il governo si riunisce aggiunge e vediamo se riesce ad approvare il decreto legge. Altrimenti, abbiamo il ‘piano A, B, C’ per quelle che sono le competenze del sindaco.

Un insediamento carico di buoni propositi dunque, che speriamo tutti si traducano presto in realtà e riescano a dare un nuovo volto ad una delle città più belle, e più maltrattate, del nostro paese.

Eleonora Cresci

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