Se rispetto ai piccoli paesi, i grandi centri offrono servizi e possibilità maggiori, chi vive in città spesso deve fare i conti con vari problemi
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Vivere in città è stimolante, affascinante, ma purtroppo difficile, soprattutto in Italia. Se rispetto ai piccoli paesi, i grandi centri offrono servizi e possibilità maggiori, chi vive in città spesso deve fare i conti con problemi di vario tipo, dal traffico alla scarsa qualità dell’aria. Ma ci sono alcune caratteristiche che rendono sana una città.
Da Roma a Milano, le città italiane sono accomunate in varia misura dai medesimi problemi, che riguardano in particolare la loro vivibilità, il loro essere a misura d’uomo. Se n’è parlato nel corso del mese di febbraio anche durante un Simposio formativo digitale che si è interrogato sulle risposte per la città sana e resiliente nell’era postcovid.
È difficile pensare che torneremo indietro alla vita del 2019 come se nulla fosse. Finita la pandemia avremo bisogno di coraggio e determinazione per ricostruire il Paese. Ma come fare? Ogni mercoledì mattina del mese di febbraio mobilitARS ha reso noti approcci, strumenti, soluzioni e tecniche per ricostruire città sane e resilienti.
Il Covid-19 ha riportato in primo piano un aspetto della nostra vita che spesso abbiamo ignorato o sottovalutato: il tema della salute senza la quale non può esistere benessere, né economico, né di altro tipo. Per la prima volta nella storia il tema della salute è stato anteposto a quello dello sviluppo economico e da qui occorre ripartire nella riformulazione del concetto di mobilità.
Per questo, si dovrà ripensare in modo nuovo alla mobilità del terzo millennio contrastando fenomeni come quello dell’inquinamento atmosferico e della sedentarietà.
Come dovranno essere le città del futuro prossimo? Quali devono essere le caratteristiche della città sane?
Più alberi e meno cemento
La maggiore presenza di alberi nelle città è un toccasana per il benessere. Lo hanno dimostrato numerosi studi. Gli alberi rendono l’aria più respirabile assorbendo parte dell’anidride carbonica prodotta dall’uomo ma rendono anche più felici. Inoltre, con le loro radici limitano il dissesto idrogeologico e mitigano anche i fenomeni estremi, purtroppo sempre più frequenti.
Meno inquinamento atmosferico e aria più pulita
Diversi studi hanno evidenziato uno stretto legame tra l’inquinamento atmosferico e il Covid. Ad esempio, una ricerca del Max Planck Institute di Mainz ha stimato che le percentuali di morti per coronavirus attribuibili all’esposizione prolungata all’inquinamento atmosferico a livello globale sia in media circa pari al 15% di tutte le morti causate da questa malattia nel mondo. Ecco perché le città sane dovranno avere un’ottima qualità dell’aria.
Mobilità sostenibile e condivisa
Risultati che possono e devono essere raggiunti favorendo la mobilità sostenibile, quella condivisa e potenziando il trasporto urbano. Di fatto, le auto private dovranno essere davvero l’ultima spiaggia. Ciò renderebbe meno trafficate e caotiche le città.
Logistica sostenibile
Anche la logistica deve essere sostenibile. Ciò contribuirebbe a rendere le città più sane e a ridurre le emissioni climalteranti. Il trasporto su gomma oggi è responsabile del 7% delle emissioni. Per questo le città dovrebbero puntare maggiormente sul trasporto su rotaia.
Più spazio per l’attività fisica
Una città sana dovrebbe offrire spazi verdi e in generale aree che possano incentivare l’attività fisica e il movimento. Dai parchi alle piste ciclabili fino alle aree pedonali, i centri urbani devono essere sempre più a misura d’uomo. D’altronde, bastano 30 minuti di sport al giorno, anche solo una camminata, per avere benefici immediati sulla salute.
Fonti di riferimento: Mobilitars
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