Francesca Mancuso Il cielo di Pechino, grigio e cupo per colpa dello smog che sporca l'aria. Nonostante gli interventi, la città raramente può ammirare un bel cielo limpido. Ma è successo circa due settimane fa, quando i funzionari cinesi hanno vietato l'uso delle auto
Il cielo di Pechino, grigio e cupo per colpa dello smog che sporca l’aria. Nonostante gli interventi, la città raramente può ammirare un bel cielo limpido. Ma è successo circa due settimane fa, quando i funzionari cinesi hanno vietato l’uso delle auto.
Cinque milioni di macchine sono rimaste a casa per far posto alla più grande parata della storia di Pechino, quella che celebrava il 70 ° anniversario della sconfitta del Giappone nella Seconda Guerra Mondiale. In quell’occasione, le autorità cinesi hanno deciso di regalare ai cittadini qualcosa che solitamente loro mancava: una straordinaria giornata di cielo blu.
Il meteo di certo è stato d’aiuto ma lo è stato ancor di più il fatto che le automobili sono rimaste tutte ferme. Un vero e proprio evento per gli abitanti di Pechino, costato settimane di preparazione.
Non solo auto. I funzionari infatti hanno disposto anche la chiusura temporanea delle più inquinanti fabbriche di tutta la regione, quelle che più riempiono di grigio l’aria.
A luglio inoltre la Cina ha presentato il piano d’azione per contrastare l’inquinamento atmosferico che prevede 1,7 miliardi di yuan (230 miliardi di dollari) da spendere sui controlli dell’inquinamento dell’aria nei prossimi cinque anni.
In un’iniziativa per contribuire a ridurre lo smog, Pechino inizierà la sperimentazione di una nuova tassa sull’inquinamento automobilistico e sarà la prima città cinese a farlo.
Per due settimane, gli abitanti di Pechino hanno avuto la possibilità di ammirare un bel cielo azzurro. Purtroppo però la festa è durata poco. Venerdì tutti i divieti sono caduti, le auto sono tornate per le strade e la produzione in fabbrica è stata riavviata.
Un breve sprazzo di cielo limpido, ormai una rarità per il popolo cinese.
Foto: CNN
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