L’Amministrazione di Bisaccia, Avellino, vende immobili di sua proprietà a prezzi stracciatissimi per ripopolare il piccolo borgo.
Case in vendita a un euro nella speranza di ripopolare il paese. Accade a Bisaccia, in provincia di Avellino, entroterra campano, dove l’amministrazione ha deciso di vendere immobili di sua proprietà a prezzi stracciatissimi, sulla falsariga di molti altri piccoli comuni italiani.
È infatti accaduto già a Zungoli e a Teora, nella stessa Irpinia, ma anche in Sicilia e in Sardegna: per tutti l’obiettivo è sempre stato quello di salvare le case antiche dalla rovina e ripopolare quartieri ormai disabitati.
E, pare strano, questa è una prospettiva davvero allettante per molti americani che vorrebbero abbandonare tutto e iniziare una nuova vita altrove. Dell’iniziativa di Bisaccia, che aveva lanciato il bando per una prima manifestazione di interesse già lo scorso agosto, ora ne parla anche la CNN.
In questi giorni, infatti, un’intervista del vicesindaco Francesco Tartaglia alla tv statunitense ha confermato, con un lungo reportage, il forte interesse a stelle e strisce per il borgo dell’Irpinia orientale. Le case messe in vendita sono collegate tra loro e in alcuni casi con accesso principale in comune. Per questo il vicesindaco esorta a un acquisto di tipo familiare.
“Qui affrontiamo una situazione molto particolare – dice Tartaglia. La [zona] abbandonata si estende in tutta la parte più antica del villaggio. Le case abbandonate sono raggruppate insieme, una accanto all’altra lungo le stesse strade”.
Come di consueto, anche in questo caso gli acquirenti dovrebbero impegnarsi a rinnovare le proprietà, ma a differenza di altre città, non vi è alcun livello di investimento o periodo di tempo dichiarato per completare il lavoro. La risorsa vincente di Bisaccia è di fatto che le autorità locali posseggono tutte le case vuote abbandonate anni fa da residenti che sono fuggiti in cerca di un futuro più roseo.
Un tempo fiorente centro feudale noto per la produzione di lana e gli artigiani, Bisaccia fu duramente colpita dall’emigrazione. Una serie di gravi terremoti, in ultimo quello del 1980, hanno accelerato il declino della popolazione. Ora, l’Amministrazione comunale non si ferma ed è seriamente intenzionata a implementare ulteriormente il numero di vani in un prossimo bando.
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