Australia e Nuova Zelanda hanno affrontato meglio la pandemia, e Auckland diventa la città del mondo dove si vive meglio
Secondo uno studio Australia e Nuova Zelanda sono stati i paesi che meglio hanno affrontato la pandemia Covid, e Auckland diventa (a sorpresa) la città del mondo dove si vive meglio – sbaragliando le concorrenti europee.
L’impatto della pandemia Covid che ha colpito duramente l’umanità continua a essere ben visibile, anche dal punto di vista ambientale. Ma quali città sono riuscite a fronteggiare meglio l’emergenza sanitaria e i problemi ad essa legati? L’Indice di Vivibilità stilato dalla Economist Intelligence Unit ha esaminato 140 città nel mondo per determinare la qualità dello stile di vita che queste offrono ai loro abitanti, e per la prima volta ha tenuto conto del devastante evento pandemico. Ad ogni città è stato assegnato un livello di vivibilità sulla base di 30 fattori (qualitativi e quantitativi) che possono essere raggruppati in cinque categorie: stabilità, assistenza sanitaria, cultura, educazione ed infrastrutture.
Ecco quindi la lista delle 10 città più vivibili al mondo nel 2021:
- Auckland (Nuova Zelanda);
- Osaka (Giappone)
- Adelaide (Australia)
- Wellington (Nuova Zelanda)
- Tokyo (Giappone)
- Perth (Australia)
- Zurigo (Svizzera)
- Ginevra (Svizzera)
- Melbourne (Australia)
- Brisbane (Australia).
Secondo quanto emerge da questa classifica, è evidente che Australia e Nuova Zelanda abbiano svolto un eccellente lavoro di contrasto alla pandemia Covid: in Australia sono stati solo un migliaio i morti per Covid, in Nuova Zelanda 26, e in molti giorni dello scorso anno si sono avuti zero positivi. Inoltre, mentre il resto del mondo era alle prese con decine di contagi e di decessi, Auckland e altre città neozelandesi si permettevano concerti e manifestazioni con il pubblico: ad esempio, lo scorso 19 marzo 12.000 fan scatenati si sono riuniti nell’arena di Auckland per un concerto rock. Certamente la posizione insulare, isolata dal continente, ha permesso a questi due paesi un maggiore controllo sui contagi, ma anche le politiche adottate dai governi locali si sono rivelate particolarmente efficaci.
Il ferreo lockdown che il governo neozelandese ha imposto ai suoi cittadini ha permesso alla società di riaprire tutto presto e agli abitanti di godere di uno stile di vita simile a quello vissuto in pre-pandemia – afferma EIU in una nota.
È interessante osservare che non vi siano città americane nella top ten delle città più vivibili al mondo, e che quelle europee (Zurigo e Ginevra) siano concentrate nella sola Svizzera. L’austriaca Vienna, giudicata per tre anni di fila (2018-2020) come città più vivibile al mondo, è scivolata quest’anno in 12esima posizione a causa di una cattiva gestione dell’emergenza sanitaria, e anche le tedesche Francoforte, Amburgo e Düsseldorf hanno visto un notevole peggioramento nella qualità di vita offerta ai loro abitanti – segno che la pressione sul sistema sanitario esercitata dalla pandemia ha minato profondamente lo stile di vita nelle città del vecchio continente.
Agli ultimi posti nella classifica invece, tra le città in cui si vive peggio, troviamo tra le altre Damasco, Dhaka, Algeri, Tripoli, Karachi e Caracas.
Fonti: Economist Intelligence Unit / Science Direct
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