L’Area C è in vigore da ieri, lunedì 16 gennaio, a Milano ed i cittadini hanno fatto in modo di adattarsi il più possibile alle regole del nuovo provvedimento comunale, volto a ridurre il traffico e l’inquinamento atmosferico del centro città. Dei due obiettivi principali ne è però stato raggiunto, al momento, soltanto uno. Se il numero delle automobili in circolazione all’interno della Cerchia dei Bastioni è apparso, tra la giornate di ieri e di oggi, drasticamente diminuito, purtroppo non lo sono i livelli di pm10.
L’Area C è in vigore da ieri, lunedì 16 gennaio, a Milano ed i cittadini hanno fatto in modo di adattarsi il più possibile alle regole del nuovo provvedimento comunale, volto a ridurre il traffico e l’inquinamento atmosferico del centro città. Dei due obiettivi principali ne è però stato raggiunto, al momento, soltanto uno. Se il numero delle automobili in circolazione all’interno della Cerchia dei Bastioni è apparso, tra la giornate di ieri e di oggi, drasticamente diminuito, purtroppo non lo sono i livelli di pm10.
In alcune delle aree interessate dal blocco della circolazione per i veicoli maggiormente inquinanti sono stati infatti registrati valori di pm10 addirittura superiori a quelli della scorsa domenica, quando il provvedimento non era ancora entrato in vigore. Come se non bastasse, le concentrazioni di polveri sottili presenti registrate nell’Area C sarebbero superiori a quelle di aree esterne ad essa, non interessate dal provvedimento. Nella centralissima via Senato si sarebbe registrato un valore di pm10 molto elevato, pari a 106 mg/mc. Al di fuori dell’Area C, nella zona di Città Studi, il livello di pm10 rilevato sarebbe inaspettatamente inferiore, con un valore di 101 mg/mc.
Se al momento non sono ancora stati rilevati gli attesi e sperati benefici in merito alla qualità dell’aria, non è però possibile negare che una riduzione del traffico sia realmente avvenuta. Secondo i dati raccolti dal Comune di Milano, questa mattina il traffico registrato è risultato inferiore del 32,1% rispetto allo scorso martedì, grazie alla drastica diminuzione dei veicoli che hanno effettuato il loro ingresso all’interno della Cerchia dei Bastioni, 17433 in meno rispetto ad una settimana fa.
I cittadini e tutti coloro che raggiungono ogni giorno il capoluogo lombardo per motivi di studio e di lavoro hanno reagito al provvedimento anticipando il loro ingresso in Area C, per non dover incorrere nel pagamento del nuovo ticket, oppure hanno ripiegato sui mezzi pubblici. Prevedendo un maggior numero di accessi a metropolitane ed autobus, il Comune si è impegnato a potenziare l’efficienza delle tre linee della metropolitana, per un totale di 25 corse aggiuntive, che avrebbero garantito circa 25mila posti in più. Tra metropolitana, autobus e tram, le corse extra, organizzate in previsione di un aumento del flusso dei passeggeri, sono state in totale 275. C’è poi chi ha preferito il bike-sharing, per il quale si è registrato un incremento del 10% rispetto alla media di utilizzo durante l’inverno.
Non sono però purtroppo mancati alcuni disagi per i pendolari. I parcheggi delle fermate di maggior accesso alla metropolitana sono risultati affollatissimi sin dal mattino, in particolare nel caso di punti nevralgici quali Maciachini e Lampugnano. Per agevolare l’accesso e la discesa dei passeggeri ai convogli, il Comune ha disposto la presenza di appositi addetti presso le principali fermate, tra cui Bisceglie, Porta Genova, Centrale e Duomo.
Lo scontento degli automobilisti rispetto al nuovo provvedimento si è manifestato tramite un forte aumento dei parcheggi effettuati direttamente a ridosso dell’area centrale, per lo più in zone dove il posteggio è proibito, inclusi i passi carrai. Palazzo Marino ha dichiarato di avere già iniziato a contrastare il problema dei parcheggi selvaggi grazie all’azione dei vigili urbani e degli ausiliari del traffico. Da ultimo, non sono purtroppo mancate lunge code per la registrazione dei residenti all’Area C presso l’apposito ufficio, sito in Piazza Duomo, dinnanzi al quale centinaia di cittadini si sono riuniti sin dalla prima mattina ed i cui lavori sono purtroppo stati rallentati da disguidi informatici.
Marta Albè